Mancano i medici di base 1.500 pazienti a Cavallino

Tre dottori andati in pensione hanno messo in difficoltà l’assistenza a Jesolo ed è stato necessario il trasferimento. Adesso l’Usl 4 dovrà fare i nuovi bandi

JESOLO. Mancano i medici di base, 1.500 pazienti jesolani dirottati a Cavallino Treporti. Così si sono sentiti dire i numerosi pazienti che sono rimasti senza copertura medica, dopo che diversi medici di Jesolo sono andati in pensione o hanno cessato l’attività. L’ultimo in ordine in tempo è stato il dottor Giuliano Rossetto, con ambulatorio in piazza Mazzini, mentre il prossimo sarà il dottor Gino Campaner in piazza Milano che andrà in pensione. In tutto tre pensionamenti, senza contare il decesso di un altro medico, la dottoressa Rita Tavernese. Ieri mattina al Cup, centro unico prenotazioni in ospedale, c’era la fila per cercare un medico disponibile, individuato intanto nel dottor Vallese a Ca’ Vio, sul litorale di Cavallino Treporti.

I pazienti sono in tensione e molto preoccupati e hanno chiesto interventi al più presto da parte dei vertici dell’Usl 4 del Veneto Orientale che ha competenza sui medici di base. Una specializzazione molto difficile da reperire perché oggi ci sono sempre meno medici di base disponibili.

«Ci siamo sentiti dire che i medici a Jesolo sono finiti», dice uno dei pazienti, «e che l’unico disponibile era appunto a Ca’ Vio. Ma qui nessuno vuole prendere l’auto per andare a diversi chilometri di distanza da casa e poi è giusto che uno jesolano abbia un medico nella sua città e non debba andare in un’altra». L’Usl 4 ha effettuato un monitoraggio della situazione in queste settimane, accertando il pensionamento di almeno tre medici negli ultimi mesi, cui va aggiunto il decesso di un quarto medico. Tre nuovi medici comunque saranno sufficienti per sopperire alla momentanea lacuna. Adesso verrà pubblicato un bando per un medico provvisorio a Jesolo che dovrebbe rispondere alle prime esigenze. Intanto, è stato chiarito che non vi sono altri medici disponibili e che quelli di Jesolo hanno raggiunto il tetto massimo di 1.500 pazienti, non potendo accogliere i restanti rimasti senza medico di base.

Altrettanti pazienti, circa 1.500, non hanno un medico cui riferirsi a Jesolo, sia in Paese sia al lido e quindi dovranno essere dirottati momentaneamente tra i medici di Cavallino, in attesa delle procedure per l’incarico provvisorio, a giorni, e poi i bandi per il ripristino definitivo dei tre medici che richiederanno alcuni mesi, ammesso che sia così facile reperire i medici di base, una figura che sta diventando quasi di altri tempi.

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