Mancano aule al Montale «Rischio numero chiuso»

San Donà. I ragazzi ricevuti dal sindaco hanno avanzato l’ipotesi per settembre Cereser: «Paura legittima, la Provincia trovi soluzioni». Al lavoro pure il Comune
Di Giovanni Cagnassi
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI- SCIOPERO STUDENTI DEL LICEO MONTALE - IL SINDACO INCONTRA UNA DELEGAZIONE DEGLI STUDENTI
SAN DONA' DI P. - DINO TOMMASELLA - COLUCCI- SCIOPERO STUDENTI DEL LICEO MONTALE - IL SINDACO INCONTRA UNA DELEGAZIONE DEGLI STUDENTI

Sovraffollamento al liceo Montale, il rischio è che siano bloccate le iscrizioni per l’anno prossimo. Lo hanno paventato gli studenti nel corso di un incontro a porte chiuse con il sindaco Andrea Cereser.

L’istituto di viale della Libertà, che ospita il liceo classico e il linguistico, potrebbe dunque limitare il numero di nuovi studenti per l’anno scolastico 2015-2016. Oggi sono 750, suddivisi in ben quattro plessi perché non c’è posto. Per il prossimo anno scolastico è legittimo attendersi che un determinato numero di studenti uscirà dalla scuola con il diploma, e lo stesso quantitativo, e solo questo, potrà essere iscritto. Per il momento non ci sono comunicazioni da parte dell’istituto di San Donà o degli organi superiori, ma il sindaco non lo esclude. «La paura degli studenti», dice Cereser, «è legittima e potrebbe anche verificarsi se non saranno trovate soluzioni a breve che solo la Provincia di Venezia può individuare. Noi, da parte nostra, siamo pronti a dialogare».

Soluzioni che dunque dovrebbero, per competenza, essere trovate dalla Provincia, che però ormai in fase di chiusura il 31 dicembre, quando in teoria inizierà l’era della città metropolitana di cui i sindaci formeranno una sorta di collegio. Come anticipato, per il liceo Montale potrebbero essere ricavate due nuove aule al posto dell’edificio del custode. Sarebbe quindi solo un palliativo. Potrebbe anche essere rielaborata la suddivisione degli studenti, appunto 750 in ben quattro istituti, senza biblioteca, aule studio o insegnanti e laboratori.

Ma l’Itis, sempre secondo i rappresentanti di istituto del liceo, non avrebbe assicurato per il prossimo anno scolastico i posti per le sei classi che sono ora ospitate nel plesso. Un altro problema che si aggiunge. Il sindaco Andrea Cereser ha annunciato che ci sarà un incontro con la proprietà dell’ex centro benessere di via Perugia, una banca, dove potrebbe essere realizzato un nuovo edificio quale seconda sede del Montale che avrebbe così due sedi a distanza di poche centinaia di metri. Ma ci vorranno dai 3 ai 4 anni per realizzare questo eventuale nuovo edificio, e con costi che necessariamente dovranno coinvolgere la futura città metropolitana e in qualche modo il Comune che però deve già vedersela con le scuole di sua competenza che in questi anni comporteranno molti altri costi in termini di messa in sicurezza.

Le soluzioni dovranno essere trovate in accordo tra Provincia, o quello che ne sarà dopo il 31 dicembre, e Comune: solo assieme questi due enti potranno davvero aiutare il liceo Montale.

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