Manca la perfusionista, salta l’intervento

Mirano. Disservizi in Cardiochirurgia, protesta il comitato Salvioli. La replica di Gumirato: «Sostituzione già deliberata»
Mirano (Venezia):.III giornata di cardiologia interventistica miranese.dott. Bernhard Reimers durante l'intervento.20/10/2001 © Light Image studio.Morsego
Mirano (Venezia):.III giornata di cardiologia interventistica miranese.dott. Bernhard Reimers durante l'intervento.20/10/2001 © Light Image studio.Morsego

MIRANO. Operazione al cuore rinviata perché manca la perfusionista, che era a casa in malattia. A denunciarlo è il comitato “Carlo Salvioli”, riferendosi a quanto accaduto lunedì in Cardiochirurgia a Mirano. Tutto pronto per un intervento programmato su un paziente, poi però stop al bisturi: manca l’addetta al funzionamento della macchina che permette la circolazione extracorporea. Era l’unica a disposizione, rimasta a casa per malattia: l’altra perfusionista in attività a Mirano si trova infatti in maternità. «Un disservizio non da poco», tuona Aldo Tonolo, coordinatore del Salvioli, «prima di tutto per lo spostamento di un paziente ricoverato e lo slittamento di un altro in attesa a casa. E poi per medici e infermieri, che sono stati mobilitati e presenti inutilmente». Adesso il Salvioli vuole andare a fondo della questione, denunciando oltre al disservizio per i pazienti, quello che ritiene uno spreco di risorse, con cinque, tra medici e infermieri, costretti dalle circostanze a non lavorare. «In ogni caso era prevedibile che ciò accadesse», continua Tonolo, «perché non è stata prontamente sostituita la perfusionista in maternità da più di un mese. I sanitari avevano proposto, anche se non era compito loro, una perfusionista in sostituzione, disponibile a coprire dei turni e avevano contattato anche la Cardiochirurgia di Mestre, disponibile alla collaborazione. L’Asl 13 non ha fatto nulla, né per la sostituzione, né per attivare la collaborazione con l’Asl 12, da tempo da noi auspicata vista l’impossibilità storica di aumentare il numero delle sale operatorie dell'ospedale dell’Angelo e potenziare la Rianimazione cardiochirurgia mestrina. Manca insomma l’attenzione necessaria per le attività cardiochirurgiche miranesi: sembra tutto preordinato a ridurre la produttività del reparto, che in passato, lo ricordiamo, ha raggiunto indici di produttività di oltre 90 interventi anno per cardiochirurgo».

La replica dell’Asl 13 arriva direttamente per bocca del direttore generale Gino Gumirato, che rimanda al mittente una per una le accuse: «In realtà già il 22 gennaio abbiamo chiesto all’Asl 12 veneziana l’attivazione di turni di pronta disponibilità del personale perfusionista e solo il giorno dopo abbiamo chiesto alla Direzione generale sanità e sociale di acquisire un addetto», afferma Gumirato, «l’incarico è stato conferito con delibera del 31 gennaio e ci sono, dal 22 gennaio al 4 febbraio, almeno 15 comunicazioni intercorse a testimoniare che ci siamo attivati subito su questa questione. Siamo rammaricati che sia stata rinviata una seduta operatoria, ma la contemporanea gestione di tutte le fasi, per tutti i pazienti, anche in logica di rete, è evidente. Parlare di indisponibilità a fare sostituzioni o di restrizioni di budget non corrisponde a verità, a testimoniarlo ci sono gli atti». Conclude poi Gumirato: «Spiace verificare un continuo atteggiamento denigratorio nei confronti dell’azienda, che non ha certo l’obiettivo di fare una comunicazione corretta ai cittadini del territorio».

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