Mamma salva il figlio, stava soffocando

Il piccolo di un anno aveva ingoiato un pezzo di plastica: «Cinque minuti di distrazione, momenti di terrore»
Giovanni Cagnassi

Salva il suo bambino dopo che aveva ingoiato un pezzo di plastica che gli si era bloccato nella minuscola gola. Ancora pochi minuti e sarebbe soffocato questo bambino di circa un anno che abita con papà e mamma a San Donà.

La neomamma ha pubblicato la sua storia incredibile in rete: “5 minuti di distrazione e 5 secondi di terrore!”, ha postato sui social questa signora dopo l’avventura vissuta con il suo piccolo nel salotto della sua abitazione.

Il cielo ha voluto che sia riuscita a non perdere il controllo, nonostante la paura e il panico, a piegare il bimbo con una veloce manovra appresa grazie al percorso nascita di San Donà, presso l’ospedale, e soprattutto al corso di disostruzione delle vie aeree che ha da poco organizzato l’Asl 10 con il personale medico e infermieristico specializzato.

Un corso che, a conti fatti, si è rivelato davvero preziosissimo, a maggior ragione in questo caso in cui le manovre apprese per liberare le vie aeree dei bambini sono state indispensabili per salvare una giovanissima vita.

La sandonatese aveva partecipato al percorso nascita organizzato dal consultorio familiare di San Donà dove, tra le varie nozioni fornite, ha potuto apprendere anche come disostruire le vie aeree dei neonati impiegando le corrette modalità e posizioni da adottare in caso di emergenza, che in questo caso si è risolta con esito positivo, a parte la paura vissuta.

Solo il mese scorso era accaduto un episodio molto simile davanti a un panificio di Fossalta di Piave, dove un’altra mamma aveva salvato il suo bambino che aveva ingoiato invece un pezzo di pane che poi si era bloccato in gola.

Anche in questo caso il bambino non riusciva più a respirare ed era diventato viola in volto, annaspando disperatamente, ma la madre lo ha appoggiato con il pancino sulla coscia e iniziato delicatamente a spingere lungo la schiena facendolo tossire ed espellere il boccone.

Questa volta, invece, nel salotto dell’abitazione, che si trova poco lontana dal centro di San Donà, l’ultimo episodio era iniziato con dei colpi di tosse emessi dal piccolo che si era mangiato un minuscolo frammento di plastica, a forma circolare, simile a un bottone, trovato chissà dove.

Il blocco delle vie respiratorie può essere fatale. Lo sanno bene i medici e il personale del reparto di otorinolaringoiatria di San Donà, dove si moltiplicano i casi di intervento di emergenza a tutte le età, in particolare per bambini e anziani.

A luglio, il dottor Duprè del reparto di otorino era stato chiamato con la sua equipe in piena notte dopo che un adolescente, oltretutto disabile, aveva ingoiato una coscia di pollo il cui ossicino si era conficcato in gola. Faticava a respirare e non riusciva a parlare, quando il medico ha capito il motivo. In questo caso il dottor Duprè, forte della sua esperienza, era intervenuto chirurgicamente per l’asportazione piuttosto difficoltosa salvando la vita al ragazzino.

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