«Mamma, la maestra mi ha preso a calci»

L’accusa dei genitori di un bimbo di 8 anni medicato al pronto soccorso. Il preside della scuola: «È accaduto il contrario»
Di Giovanni Cagnassi

Finisce al pronto soccorso, sospette percosse a un bambino di 8 anni. Il piccolo ha raccontato di essere stato picchiato in una scuola del Veneto Orientale, da una delle sue maestre. La scuola ha già preso le distanze dall’episodio: «Non è mai accaduto, in ogni caso sono in corso tutti gli accertamenti». Il piccolo avrebbe subito tre colpi alla gamba sinistra, dei calci sferrati durante un litigio seguito a uno scontro tra il piccolo e la docente. Questo lo sfogo del bambino e dei genitori.

Papà e mamma hanno accompagnato il piccolo al reparto di pronto soccorso mercoledì sera, dopo che la madre, nel fare il bagnetto al figlio, ha notato degli ematomi sulla gamba e ha chiesto cosa fosse successo di tanto violento. Era a conoscenza di uno scontro con la maestra avvenuto la mattina a scuola e a quel punto, dopo aver ascoltato il racconto del figlio, ha deciso d’informare il marito che allora ha pensato immediatamente di portarlo nel reparto di emergenza dell’ospedale per una visita urgente. I sanitari hanno riscontrato le escoriazioni sulla gamba sinistra, richiesto una visita pediatrica specifica e segnalato l’episodio all’autorità giudiziaria, come avviene in questi casi d’ufficio, evidenziando la sospetta aggressione subita in una scuola del territorio e da persona nota al bambino. I genitori, preoccupati, sono sempre stati vicini al loro piccolo nelle ore seguenti. Pare che il, bimbo, mercoledì mattina, fosse entrato in aula e avesse voluto a tutti i costi tenere il berretto di lana calzato sulla testa perché sentiva freddo. La maestra lo avrebbe ripreso, togliendogli poi il berretto. A quel punto ci sarebbe stata una reazione di stizza del piccolo e, secondo il racconto, uno spropositato anche da parte della maestra che lo avrebbe colpito con tre calci.

I genitori si sono recati ieri mattina, dopo la visita la sera precedente, alla scuola e hanno parlato con il preside e anche con la maestra coinvolta, non senza tensioni. La versione del preside e degli insegnanti è diversa. «Non riteniamo possa essere accaduto questo», dice il preside, «non è andata assolutamente così. È stata la maestra a essere colpita e si trovava con una collega. Adesso attiveremo tutte le verifiche del caso per ricostruire con estrema precisione quanto accaduto ed eventuali responsabilità. Il bambino ha avuto dei problemi in passato anche con gli alunni in classe oltre che con i docenti ed è seguito con un sostegno e la massima professionalità da parte delle docenti».

Ma l’episodio ha inevitabilmente creato delle tensioni a scuola e solo oggi il bambino dovrebbe tornare in aula. Adesso procederanno parallelamente gli accertamenti nella scuola e quelli dell’autorità giudiziaria che si affiderà alle forze di polizia per le indagini del caso.

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