Mamma e vedova, pensione da incubo
MESTRE. Duemila euro da restituire per il solito guazzabuglio burocratico all’italiana che sta togliendo sonno e pazienza ad una giovane mamma, vedova e madre di due figli piccoli, di 11 e 5 anni. Manola Tegon, 38 anni, mestrina, dopo la morte del marito nel dicembre 2013 per una malattia, ha ottenuto la pensione di reversibilità, pari al 100 per cento della busta paga. Lo scorso anno la dichiarazione l’ha redatta la signora Manola, per lei e i figli, senza intuire nulla dell’incubo che si stava profilando all’orizzonte.
E senza nessuna immediata contestazione dall’Inps.
Quest’anno l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi si è trasformato in un incubo. La signora scopre gli inghippi burocratici legati alla pensione di reversibilità: i figli percepiscono una parte di quella pensione (il 60 per cento va alla madre, l’altro 40 per cento viene diviso tra i due figli) e l'importo viene diviso in tre parti. Quindi per il fisco i due bambini devono avere ciascuno il proprio Cud e questo supera il tetto dei 2.840 euro lordi l’anno, il che significa che i due bambini risultano percettori di reddito con i 3.200 euro della pensione. Quindi non possono essere a carico della madre, anche se dipendono da lei in tutto e per tutto visto che hanno, lo ribadiamo, 11 e 5 anni. E la mamma, che risulta senza figli a carico, non ha in pratica alcun diritto di richiedere assegni familiari, di detrarre spese sanitarie, come il dentista, o scolastiche come i buoni pasto e la mensa. «Tutto questo mi pare una evidente ingiustizia. Già non è facile essere vedove e crescere da sole due ragazzi. Ora la burocrazia mi chiede anche di restituire duemila euro. Ma anche se i miei figli non sono a mio carico, sono io a prendermi cura del loro futuro e del loro presente», protesta la signora che sta ricevendo attestati di solidarietà da altri genitori e l’attenzione di emittenti nazionali, come La7. Urgente un intervento legislativo che sani situazioni come queste. Al Caf il calcolo di quanto va ridato a Inps e Stato è presto fatto. «Ci sono 411 euro per la dichiarazione dei redditi di quest’anno per effetto del bonus Renzi che in pratica ho percepito indebitamente e per non avere più i figli a carico».
Bonus a cui ieri la signora ha dovuto rinunciare. «Da rifare la dichiarazione dell’anno scorso senza figli a carico, e così vado a debito dell’Inps per altri 800 euro. Inoltre Inps mi ricalcola la pensione di reversibilità per cui riceverò un netto più basso e vuole la restituzione di altri 800 euro per i mesi scorsi».
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