Maltratta moglie e figlio Condannato a 14 mesi

L’uomo era stato filmato durante gli scatti d’ira. Violenza più verbale che fisica Il pm aveva chiesto due anni. Lui: «Ho sbagliato ma lei mi esasperava sempre»
Di Fabio Poloni
TREVISO 10/12/2006 PALAZZO DI GIUSTIZIA - tribunale treviso
TREVISO 10/12/2006 PALAZZO DI GIUSTIZIA - tribunale treviso

MOGLIANO. Botte e insulti alla moglie, parole pesanti anche contro il figlio: marito condannato a 14 mesi, pena sospesa. Con l’accusa di maltrattamenti, G.C. è finito a processo: ieri la sentenza. Sono stati visionati anche filmati fatti di nascosto proprio dal figlio mentre il genitore si accaniva sulla moglie.

Una storia, l’ennesima, di violenza domestica. Più verbale che fisica, fortunatamente: le botte erano l’eccezione, mentre la regola era uno stillicidio continuo di insulti, ingiurie, parole irriferibili contro moglie e (in parte) contro il loro figlio. I due alla fine, assistiti dall’avvocato Lorenza Secoli, hanno denunciato l’uomo.

Nel corso del dibattimento il ragazzo è stato chiamato sul banco dei testimoni per raccontare la drammatica situazione familiare che lo ha visto (suo malgrado) coinvolto. Una situazione fatta di tensioni continue, esasperate dalla presenza in casa anche del suocero dell’imputato. G.C. ha fornito spontanee dichiarazioni al giudice per spiegare il suo punto di vista sulla vicenda: «Ho sbagliato, lo ammetto», ha detto, «ma ero esasperato da una situazione di tensione continua con mia moglie. Quando cercavo di coinvolgere mio figlio, per esempio in alcuni lavori su una casa in costruzione, mia moglie si metteva sempre di traverso».Ieri i l pm aveva chiesto una condanna a due anni. Il giudice è stato un po’ più morbido: un anno e due mesi, pena sospesa con la condizionale.

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