Maltempo nel veneziano, la lunga notte in attesa della piena del Tagliamento

Nel Portogruarese massima attenzione per Tagliamento e Livenza: esondato nella mattinata di domenica il canale scolmatore Cavrato 
SCATTOLIN - TOMMASELLA - SAN DONA' - IL PIAVE VISTO DAL PONTE CON IL PARK CHIUSO E LA FORTE CORRENTE
SCATTOLIN - TOMMASELLA - SAN DONA' - IL PIAVE VISTO DAL PONTE CON IL PARK CHIUSO E LA FORTE CORRENTE

SAN DONÀ Dopo una giornata con il fiato sospeso, l’ondata di piena del Piave è transitata nel Sandonatese tra il tardo pomeriggio e la serata di ieri, per poi raggiungere nella notte il litorale.

Un bilancio definitivo sarà possibile solo oggi, ma il peggio dovrebbe essere passato senza grossi danni. Golene invase dall’acqua tra Romanziol di Noventa, Fossalta e Musile. Sott’acqua anche il parcheggio del parco fluviale di San Donà. Sempre a San Donà, l’acqua ha invaso scantinati di quattro abitazioni a ridosso del fiume, nelle aree golenali. Qualche scantinato allagato verso la foce, a Cortellazzo.

L’ondata di piena è stata importante, anche se non ha raggiunto i livelli del 2018, quando a Romanziol si erano vissuti attimi di panico per il rischio di tracimazione del fiume. Stavolta la situazione è rimasta ovunque sempre sotto controllo.

A monte del Sandonatese, a Ponte di Piave, il colmo di piena ha superato gli otto metri e mezzo. A San Donà alle 17.30 l’idrometro ha toccato i 5,30 metri, con una crescita media di 18 centimetri all’ora in mattinata e di 6 centimetri all’ora nel pomeriggio, proseguita poi anche in serata.

Nel noventano, l’acqua ha invaso le golene tra Salgareda e Romanziol. Allagato anche il parco fluviale e il parcheggio nella golena di via Piave, dove i panconi calati a protezione del tunnel arginale hanno ben retto la pressione dell’acqua. Alle 18, ora di passaggio del colmo di piena, il parcheggio era invaso da circa un metro di acqua. Chiuso già da sabato il ponte di barche tra Noventa e Fossalta, ieri pomeriggio è stato necessario chiudere anche il tratto finale della provinciale via Ca’ Memo.

A Musile l’ampia ansa della golena è stata completamente invasa dall’acqua, che sulla sponda opposta lato San Donà ha sommerso anche il parcheggio sotto il ponte della Vittoria. Chiusa a scopo precauzionale la viabilità sotto il ponte. A San Donà la protezione civile ha distribuito sacchi di sabbia in via preventiva e, insieme alla polizia locale, è stata prestata costante assistenza alle famiglie che vivono nelle case in golena e, in particolare, in via Tiro a Segno. Con l’ausilio della barca in forza ai volontari, nel pomeriggio sono stati evacuati due minori a scopo precauzionale, affidandoli ad altri parenti. Gli 11 occupanti delle 3 abitazioni, invece, sono rimasti nelle proprietà.

Era pronta anche un’eventuale ordinanza di sgombero per le famiglie abitanti in golena, ma almeno fino a sera non si era reso necessaria attuarla. Alcuni scantinati sono comunque andati sott’acqua, lo stesso anche a Cortellazzo. Situazione sotto stretta sorveglianza pure a Eraclea, dove ieri sera il Piave scaricava bene in mare. Sotto controllo Brian e Revedoli.

Notte di paura per la piena del Tagliamento, mentre corsi d'acqua secondari minacciano le case. Il livello del fiume è cresciuto fino alla tarda serata di ieri, superando i 7 metri. Le conseguenze sono state due: la Roggia del Molino, a esso collegato, è esondata in località Villanova della Cartera e l'acqua ha minacciato da vicino due abitazioni. La Protezione civile ha portato sacchi di sabbia per proteggere gli ingressi.

Il canale scolmatore Cavrato invece è esondato già dal mattino: la strada bassa, che collega Cesarolo a San Filippo, era stata chiusa su provvedimento della Polizia locale. In Friuli le piogge sono state abbondanti, certamente, ma non ai livelli del bellunese. La portata degli affluenti veneto-friulani del Livenza fa temere il peggio per stamani. La crescita del Livenza appare ancora modesta a San Stino, dove però si è innalzato in modo repentino il Malgher. Fosson sotto controllo. All'estuario di Caorle il Livenza ha invaso leggermente via Tagliamento, lasciando la notte scorsa un cumulo di detriti in legno. Sotto controllo il Rio Interno. A Portogruaro il Reghena occupa sempre l'area golenale di Summaga, mentre il Lemene minaccia da vicino l'Antica Pescheria. Il canale Loncon ha allagato i campi a Pradipozzo. Esondato sui terreni agricoli anche il Selva Maggiore a Concordia, dove Lemene e Cavanella tengono tutti in ansia. —

GIOVANNI MONFORTE

rosario padovano

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