Malore in piscina, muore 77enne. Inutili i tentativi di rianimazione

Sacca Fisola. Aveva deciso di fare una vasca in più, al termine della lezione di nuovo. Ma quegli ultimi venticinque metri gli sono stati fatali. È morto così, ieri mattina intorno a mezzogiorno nella piscina comunale di Sacca Fisola, Luigi Nottari, veneziano di 77 anni e residente a Santa Marta.

Dalle prime indicazioni del Suem, gli sarebbe stato fatale un arresto cardiociroclatorio proprio mentre si trovava ancora in acqua. L’uomo, descritto da chi lo conosceva come un abile nuotatore, era arrivato nella piscina di Sacca Fisola in tarda mattinata.

Il suo programma era di partecipare ai corsi di nuoto riservati agli iscritti della società. Una lezione in piena regola, sotto gli occhi vigili dell’istruttore. Così al termine, mentre gli altri compagni di corso escono dalla corsia, Nottari decide di raggiungere l’estremità opposta della vasca per recuperare le ciabatte. E di farlo a nuoto, con le ultime bracciate prima di tornare a casa.

Quasi alla fine di quei venticinque metri, però, l’uomo resta riverso a pancia in giù, sul pelo dell’acqua. Subito, gli istruttori presenti si buttano nel tentativo di recuperarlo. E una volta trasportato a bordo piscina, gli viene applicata mezz’ora di respirazione bocca a bocca e di defibrillatore.

Per Nottari, tuttavia, non c’era già più niente da fare. Gli stessi soccorritori del Suem, chiamati dagli addetti della piscina e arrivati insieme agli agenti della polizia di Stato, una volta sul posto arrivati non hanno potuto far altro che constatare la morte dell’uomo. Le attività della piscina sono state chiuse al pubblico per l’intera giornata e le autorità, dopo aver informato la moglie e i due figli dell’uomo, hanno raccolto le testimonianze dei testimoni fino a sera inoltrata. —.

Eugenio Pendolini

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