Malore in mare aperto, salvato

Chioggia. Aveva le coronarie ostruite e rischiava di morire il pescatore soccorso a 10 miglia dalla costa
Di Diego Degan

CHIOGGIA. Un malore in mare potrebbe avergli salvato la vita. È stata un susseguirsi di colpi di scena la vicenda che ha coinvolto, ieri, un pescatore 63enne, i suoi familiari e gli addetti al soccorso pubblico, dalla guardia costiera, al 118 di Chioggia, per finire con il personale medico dell’ospedale di Mirano.

Tutto è cominciato verso le 8.35 quando il chioggiotto è letteralemte svenuto sul ponte del “Zemelo”, il peschereccio su cui stava rientrando a terra dopo la pesca di fasolari effettuata nelle prime ore della mattina. I colleghi gli hanno subito prestato soccorso, stendendolo, mettendolo all’ombra e alzandogli le gambe per far affluire sangue al cervello, dato che l’episodio poteva essere uno sbalzo pressorio legato al caldo afoso della giornata. Ma, contemporaneamente, hanno chiesto aiuto alla Capitaneria di porto sul canale radio d’emergenza.

Nella sala operativa di Chioggia è scattato subito l’ormai collaudato dispositivo di soccorso in collegamento col 118 e, nel giro di una decina di minuti, la motovedetta, che trasportava anche il personale sanitario è partita da Vigo verso il motopesca che si trovava 10 miglia a nord est di Chioggia. Alle 9.05 l’imbarcazione è stata raggiunta e il 63enne sottoposto a controllo. Nel frattempo lui si era ripreso e pareva sentirsi abbastanza bene. Ma il medico ha, comunque, deciso una visita al pronto soccorso per accertamenti. Poteva essere questione di un paio d’ore, giusto per essere sicuri, ma è andata diversamente.

Gli esami, infatti, hanno evidenziato che il pescatore aveva le coronarie quasi completamente ostruite e che, quindi, rischiava un infarto da un momento all’altro. È stato, così, trasportato all’ospedale di Mirano dove è stato operato nel primo pomeriggio. I medici, per il momento, mantengono uno stretto riserbo sulle sue condizioni, anche perché occorrerà valutare l’andamento post operatorio del paziente, ma sembra abbastanza sicuro che il 63enne chioggiotto sia stato preso per la collottola. Se non avesse avuto quel malore, un infarto avrebbe potuto coglierlo in qualsiasi altro momento e non lasciargli scampo. È questo, in meno di una settimana, il secondo soccorso congiunto portato a termine dal 118 e dalla guardia costiera. Giovedì scorso era toccato a un altro pescatore che si era sentito male a 24 miglia da Chioggia: anche lui raggiunto dalla motovedetta e portato in salvo.

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