Malore del pilota marinaio al timone salva i passeggeri
VENEZIA. Momenti di paura domenica pomeriggio per un malore a un pilota di un vaporetto della linea 1. Il mezzo era diretto dal Lido a San Marco e aveva appena fatto scalo all’imbarcadero di Sant’Elena quando, nel tratto di laguna tra Sant’Elena e i Giardini-Biennale, il pilota, Marco Bozzato, 58 anni di Chioggia, si è accasciato sulla timoneria. A quel punto il mezzo è sbandato a dritta, dirigendosi cioè vero la riva dei Partigiani, ma dopo pochi secondi è ritornato in rotta. Era successo infatti che il pilota si era accasciato sul timone, trascinandolo verso destra: un malore lo aveva colpito all’improvviso e il battello del servizio pubblico è quindi sbandato senza controllo. Per fortuna il marinaio Steven Benetto si è subito accorto di quanto stava succedendo e del pericolo per l’incolumità dei passeggeri. Senza perdere tempo e con una buona dose di sangue freddo, Steven ha messo da parte il pilota svenuto e preso il comando del vaporetto, raddrizzando la rotta. Dopo essersi accasciato al suolo, per un calo di pressione, il pilota si è ripreso e con l’aiuto del marinaio ha ormeggiato il vaporetto all’imbarcadero.
A bordo del vaporetto c’era un medico, che ha prestato i primi soccorsi al pilota che nel frattempo si era steso a terra. Il medico ha capito subito che si trattava di un problema di pressione. All’imbarcadero dei Giardini il pilota è stato sostituito e con il marinaio ha fatto piano piano rientro al deposito del Tronchetto. Steven Benetto, di Chioggia, è un noto dj che si esibisce in molti locali della zona, abituato quindi ad avere a che fare con imprevisti e problemi tecnici di tutti i tipi. Un particolare che l’ha aiutato a prendere una decisione rapida e gestire al meglio l’emergenza. «Avevo iniziato il turno alle 15», racconta il pilota, «quando ho accusato il malore. Pensare che dieci giorni fa avevo fatto la visita medica aziendale e non mi era stato riscontrato nulla di particolare. Non ho mai avuto problemi particolari e non soffro di cuore, si è trattato solo di un mancamento». «Il marinaio è stato senza dubbio bravo», aggiunge poi Bozzato, «ha avuto una buona prontezza di riflesso». Quella di domenica 27 è stata una giornata molto gravosa per il personale Actv che ha dovuto fare fronte a un numero impressionante di passeggeri, con code ai pontili, spintoni e urla. Forse questo potrebbe aver aumentato lo stress che ha giocato un brutto tiro al pilota. A bordo del vaporetto al momento dell’incidente c’erano circa 230 persone. (u.d. - f.fur.)
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