Malore al ristorante: aveva preso ecstasy

Una donna di San Donà si è sentita male mentre era a cena in un locale con il marito e gli amici. I carabinieri sono riusciti a risalire agli spacciatori: denunciati

SAN DONA'. Si sente male al ristorante, una donna di San Donà aveva assunto delle pasticche di ecstasy poco prima di cena. Nella notte di sabato 21, i militari del nucleo operativo e radiomobile di San Donà sono riusciti a risalire ai due pusher e li hanno deferiti in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Sono Z.M., 33enne residente a Torre di Mosto, e G.N. di 26 anni residente a Ceggia, entrambi incensurati.

Le indagini sono iniziate già la sera precedente, quando gli operatori del Suem 118 di San Donà hanno segnalato alla centrale operativa dei carabinieri il ricovero urgente in osservazione di una donna di 38 anni che aveva dichiarato di aver assunto della droga sintetica in pasticche, Mdma o ecstasy, dopo aver trascorso una serata con gli amici e aver consumato la cena in un locale nella zona di Ceggia. La donna si era dunque sentita molto male già al momento di mangiare, al punto di richiedere l’intervento del 118 per i dolori lancinanti. Raccolta la prima testimonianza del marito, anch’egli al pronto soccorso per assistere la moglie, i militari hanno subito avviato le indagini in tutto il territorio.

Gli investigatori dell’Arma sono allora riusciti a ricostruire l’intera serata trascorsa dalla donna e successivamente a identificare tutti gli amici che erano con lei e il marito. Uno di questi in particolare, G.N., ha detto di aver acquistato una dose di Mdma e, dopo averla disciolta in un bottiglietta d’acqua, di averla condivisa nell’arco della serata con il suo gruppo di amici, tra i quali appunto la donna che poi è stata ricoverata. Per la sua condotta è stato allora denunciato in stato di libertà.

I militari inoltre sono risaliti al venditore, Z.M., residente a Torre di Mosto, ma di fatto domiciliato a San Donà. Una volta identificato anche lui, hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare e nella sua abitazione è stata rinvenuta, oltre a una dose della stessa sostanza Mdma, anche un vaso contenente delle piantine essiccate di marijuana e altro materiale per la coltivazione in casa. Precisamente una lampada artigianale, un termometro presumibilmente utilizzato per calcolare la temperatura durante la coltivazione e dei fondi di bicchieri di carta con tracce di terra probabilmente utilizzati per la germogliazione dei semi di marijuana. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e lo spacciatore deferito all’autorità giudiziaria lagunare. La donna invece è stata infine dimessa dal pronto soccorso con un giorno di prognosi, fortunatamente senza gravi conseguenze.

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