Malattie del sonno, cure solo ai residenti

Dolo. Comitato accusa l’Asl 13 di negare gli esami a chi viene da fuori zona. L’azienda: «Non è vero»
ULSS 13 - Ospedale di Dolo.. ULSS 13 - Ospedale di Mirano.
ULSS 13 - Ospedale di Dolo.. ULSS 13 - Ospedale di Mirano.

DOLO. «Dal 1 settembre scorso il Centro di Medicina del Sonno di Dolo sta negando le prime visite, le visite di controllo e gli esami del sonno per i malati non residenti nell’Asl 13».

Questa la denuncia dell’Associazione Veneta Disturbi del Sonno che raccoglie pazienti che sono in cura nel centro specializzato dell’ospedale dolese. Nato nel 1997 il Centro è diventato in questi anni un’eccellenza della Sanità regionale e viene utilizzato da persone provenienti da tutto il Veneto e da fuori Regione. L’equipe è composta da medici neurologi e pneumologia esperti in disturbi del sonno e si avvale della collaborazione dell’Otorino di Mirano e del servizio Dietetico di Dolo. «Questa decisione», prosegue l’associazione, «coinvolge centinaia di pazienti attualmente in cura presso il Centro, che è l’unico in Veneto accreditato dall’Aims (Associazione Italiana Medicina del Sonno) quale centro multidisciplinare per la diagnosi e la cura delle circa 80 patologie correlate al sonno. Gli altri due centri veneti di Negrar in provincia di Verona e Bassano del Grappa sono indirizzati alla valutazione e cura solamente dei disturbi causati dalle apnee notturne mentre il Centro di Dolo è dotato di strumenti diagnostici innovativi, sostituiti nel 2014, che permettono di effettuare la polisonnografia ed altre indagini indispensabili per la valutazione di quale sia il disturbo del sonno di cui il paziente soffre».

Per l’associazione questa decisione provocherà disagi ai pazienti. «L’esclusione dei pazienti non dell’Asl 13», sostengono, «comporterebbe per questi la necessità di rivolgersi ad un centro fuori Regione nonché il “sotto utilizzo” di strumenti diagnostici specifici. Non ci si spiega la ragione di questa decisione». I pazienti hanno quindi deciso di promuovere una raccolta di firme che verrà diffusa negli studi dei medici di base, nelle farmacie e nei centri di raccolta oltre che nel sito internet dove può essere scaricato il link per la petizione.

Sulla questione abbiamo interpellato l’Asl 13 che precisa: «Il centro non sarà né chiuso né tanto meno ridimensionato», puntualizza l’azienda saniraia, «inoltre le prestazioni “standard” vengono ancora erogate per tutti i pazienti che si rivolgono al servizio. Nelle prestazioni specialistiche del sonno, essendo un’Asl piccola, seguendo le indicazioni regionali, viene data la priorità ai pazienti residenti nei territori dell’Asl 13».

Giacomo Piran

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