Mala sanità, l’assicurazione non paga
SAN STINO. Risarcimento da 600 mila euro per una causa contro l’Asl 10, ma i soldi non arrivano, perché l’assicurazione dell’azienda sanitaria, con sede in Romania, non paga. I parenti di Egidio Dissegna di San Stino hanno agito contro l’Asl 10 dopo la sua morte a 86 anni, avvenuta nel gennaio del 2010 all’ospedale di Portogruaro. Assistiti dall’avvocato Paolo Ferri e dal medico legale, professor Marcello Ferri, di Oderzo (Treviso), i parenti hanno ottenuto, nell’aprile 2015, dal Tribunale di Venezia una condanna dell’Asl a un risarcimento di circa 600 mila euro.
In giudizio è passata la tesi dei consulenti. Secondo la loro ricostruzione, il defunto venne appoggiato in un reparto non adeguato alle sue condizioni cliniche gravi, e non curato con trasfusioni per una emorragia in atto. Secondo il legale e il medico, se fosse stato prestato il trattamento necessario, Dissegna sarebbe molto probabilmente sopravvissuto. La sentenza è dunque immediatamente esecutiva, e nel frattempo divenuta definitiva, ma i congiunti non hanno visto alcun risarcimento.
«L’Asl ha escluso di voler pagare», spiega l’avvocato, «per non creare precedenti, mentre l’Assicurazione, la City Insurance, con sede in Romania, si è fatta viva solo alcuni giorni fa proponendo, senza garanzia alcuna, una rateizzazione nell’arco di più di un anno».
I parenti sono preoccupati e chiedono giustizia. «Forse all’Asl», affermano attraverso il loro legale, «non si sono ancora resi conto che c’è una sentenza che li obbliga al pagamento immediato e forse non hanno capito, a proposito dell’assicurazione, che tutti i nodi arrivano al pettine. Ma dove sono i consiglieri regionali del Veneto? Il governatore ci aiuterà o tutelerà i suoi dirigenti? E come sono state assegnate le coperture assicurative? Dove sono finiti i soldi dei contribuenti per il pagamento dei premi assicurativi? Buttati via, visto che l’assicurazione non paga? Il nostro legale è pronto con la valigetta per venire settimanalmente con l’ufficiale giudiziario a pignorare gli incassi dei ticket e quant’altro verrà reperito nelle casse dell’Asl 10 che non abbia vincoli».
Dieci anni fa era morto anche il genero di Dissegna, Claudio Giro, sempre per un errore medico all’ospedale di Portogruaro, in quel caso il risarcimento arrivò con un’altra copertura assicurativa. «Non so come finirà», conclude l’avvocato Ferri, «mi pare che sia il primo caso di sentenza definitiva non onorata da una Asl o dalla sua assicurazione. Se serve andremo anche dal Presidente della Repubblica».
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