Maila, la ragazza che rincorreva i sogni, ex parrucchiera con la passione per i cani
SANTA MARIA DI SALA. Un’infanzia trascorsa a Santa Maria di Sala. Difficile, ma forse i ricordi più belli di Malia Beccarello erano legati a questo posto, dove pensava di tornare. A novembre si era infatti informata su alcune abitazioni: cercava una casa singola con un ampio giardino, in modo da poter tenere i suoi cani, i suoi grandi amori. A Santa Maria di Sala, Maila aveva frequentato le scuole elementari e le medie.
Aveva abitato in via Firenze, a due passi dal municipio, insieme al fratello Alessandro, la sorella Alice e i genitori, Marilena e Marino. Un’infanzia travagliata quella di Maila: a metà degli anni Novanta, quando è ancora un’adolescente, perse il padre, morto fulminato in un incidente sul lavoro. Era un dipendente delle ferrovie.
Maila, però, da ragazza forte qual era, e nonostante la tragedia, si costruisce la sua vita tra le mille difficoltà. I compagni d’infanzia la ricordano come una ragazza sorridente, solare.
Finite le medie, Maila si iscrive all’Istituto Alberghiero di Venezia. Poi inizia a lavorare in un salone di parrucchiere a Noale, ci resta per cinque anni, dal 2003 al 2008. È in questi anni che la famiglia lascia Santa Maria di Sala. Maila si trasferisce più volte: cambia spesso residenza scegliendo alla fine di fermarsi a Cavarzere. Vive insieme al suo compagno, Natalino Boscolo Zemello che nel 2011 diventa suo marito.
Maila è benvoluta a Cavarzere, frequenta spesso alcuni locali della zona. La proprietaria di un bar se la ricorda bene: «Veniva spesso qui. Facevamo due chiacchiere, era una ragazza gentilissima: cercava sempre di far amicizia con tutti». Amava guardare film, ma la grande passione di Maila erano gli animali, i cani in particolare. Aveva dei bull terrier, di razza purissima. A loro dedicava cure e attenzioni ed era anche riuscita ad organizzare un piccolo allevamento. Per un po’ aveva fatto fare delle cucciolate e aveva venduto i piccoli a persone che come lei amavano quella particolare razza.
Negli anni Maila lavora in alcuni bar e locali della zona. Si dà da fare, accettando impieghi stagionali e saltuari. I guadagni non sono molti, ma Maila è una donna determinata: a maggio scorso si propone anche come lavapiatti e animatrice.
Pensa al futuro, ha tanti progetti, che vengono interrotti da una violenza inaudita all’alba di mercoledì 8 agosto.
La notizia sconvolge Cavarzere: alcuni vicini dicono che non sospettavano nulla, sembravano una coppia felice.
Altri sostengono di aver invece visto più volte visto Maila con segni di percosse.
I servizi sociali sostengono di non aver ricevuto segnalazioni in questi anni ma il fratello, distrutto dal dolore, su Facebook si sfoga: «Gli dava sempre botte e lei non lo ha mai denunciato».
Anche a Santa Maria di Sala, dove Maila è cresciuta, sono tutti sconvolti. Sono passati una decina d’anni da quando la famiglia se n’è andata, ma nessuno dimenticherà mai Maila e il suo sorriso.
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