Mai avuta la patente autista di camion nei guai

Mestrino di 41 anni lavorava per una ditta di Marghera: fermato nel Trevigiano ha detto di averla smarrita, ma è stato subito scoperto. Multa da 3.500 euro
MILANESI - CONTROLLI POLIZIA MUNICIPALE. MILANESI - CONTROLLI POLIZIA MUNICIPALE
MILANESI - CONTROLLI POLIZIA MUNICIPALE. MILANESI - CONTROLLI POLIZIA MUNICIPALE

Era assunto per una ditta di trasporti con sede a Marghera, peccato che la patente non l'avesse mai presa e che, nonostante questo, guidasse tranquillamente il furgone lungo le strade della Marca e del Veneziano. Ieri pomeriggio, però, M.M., mestrino classe 1975, è incappato in un controllo della polizia locale di San Biagio-Monastier-Zenson lungo la regionale Postumia, a Olmi di San Biagio.

Sapendo di non avere il documento nel portafogli, alla vista della pattuglia il quarantunenne ha cercato di farla franca con una manovra non certo da manuale che ha attirato l'attenzione degli agenti. Fermato, alla classica richiesta di mostrare la patente e il libretto del furgone l'autista mestrino non ha battuto ciglio: «Ho smarrito la patente e ho presentato la denuncia ai carabinieri».

Una versione che non ha convinto gli uomini del comandante Giovanni Favaretto. La posizione di M.M. è stata approfondita e ben preso è emerso il dato-choc: l'autista non aveva mai conseguito la patente. Immediatamente è stato contattato il titolare della ditta di trasporti che agli agenti ha raccontato come M.M. avesse sostenuto di essere stato vittima del furto della patente e del portafogli e che al più presto avrebbe portato la denuncia come prova.

Peccato che non esistesse alcuna denuncia semplicemente perché non esisteva la patente. Il quarantunenne è stato assunto da dicembre nella ditta di Marghera, dopo essere stato testato con alcuni contratti a chiamata.

Agli occhi del titolare si era dimostrato volenteroso, preciso, affidabile. Con una grave mancanza, certo, che però aveva accuratamente omesso. Dal canto suo, il datore di lavoro si era lasciato abbindolare dalle continue promesse dell'autista. Grazie al controllo della polizia locale a Olmi, ciò che finora era rimasto nascosto è venuto alla luce.

Ma non è tutto: nell'estremo tentativo di salvarsi, M.M. ha detto agli agenti che di lì a poco sarebbe arrivato un suo familiare che gli avrebbe portato la patente, improvvisamente riapparsa. «Impossibile che non risulti alcun documento a mio nome» ha cercato di difendersi. Quando l'uomo è arrivato, della patente nemmeno l'ombra. Gli agenti hanno controllato anche il veicolo del familiare, riscontrando l'omessa revisione. Per il finto autista, invece, è scattata la stangata: 3.500 euro di multa oltre al fermo del furgone per tre mesi. Il titolare rischia invece una sanzione di 389 euro per incauto affidamento.

Rubina Bon

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia