Magistro alla presidenza di Polymnia
La nuova governance del progetto M9: Valerio Zingarelli diventa amministratore delegato. In cda anche Restucci e Boatto
Foto Agenzia Candussi/ Furlan/Mestre, via Poerio/M9
Nuovi vertici per Polymnia Srl, la società della Fondazione di Venezia che sta seguendo il grande cantiere del museo M9. Dopo le dimissioni dell’avvocato Gianpaolo Fortunati, che se ne è andato in totale dissenso con la riorganizzazione voluta dal presidente Giampiero Brunello, nuove nubi si sono addensate sulla governance del progetto culturale da 100 milioni di euro. Senza alcun commento dalla politica veneziana, va detto.
Brunello ieri ha giocato una mossa a sorpresa che intende porre un sigillo di garanzia sulla buona riuscita della operazione. Nel nuovo consiglio di amministrazione di Polymnia entra un emblema di rigore come Luigi Magistro da ieri nuovo presidente di Polymnia. Magistro, già colonnello della Guardia di Finanza, è stato il commissario straordinario del Consorzio Venezia Nuova e del progetto Mose, con un lungo curriculum che comprende anche l’attività di docente alla Scuola di Polizia Tributaria e l'Accademia della Guardia di Finanza.
Il consiglio di Polymnia, poi riunitosi a Mestre, ha nominato l’ingegnere elettronico Valerio Zingarelli amministratore delegato. Zingarelli, consulente da tempo di M9 per le questioni tecnologiche, vanta una lunga carriera in grandi aziende, compresa la Rai. Confermato il professor Guido Guerzoni al ruolo di consigliere con delega per gli aspetti museali. Magistro, in qualità di neopresidente di Polymnia entra nel comitato di coordinatore per il progetto M9,e lavorerà con Brunello, la vice Maria Leddi Maiola e Zingarelli. Il nuovo cda di Polymnia comprende poi i riconfermati Luigi Menegatti e l’imprenditore Francesco Fracasso. Amerigo Restucci, ex rettore Iuav, subentra a Ignazio Musu. Altra new entry il professor Vasco Boatto, già nel consiglio generale. Gli ingressi di Restucci e Boatto vanno visti come la volontà di garantire «la presenza diretta dei due organi della Fondazione all’interno della governance della società strumentale». Ma il messaggio con l’ingresso di Magistro e Zingarelli è ancora più chiaro: spazio ai tecnici perché la scommessa M9 va vinta.
Brunello ringrazia Fortunati per il lavoro svolto e per «la professionalità dimostrata soprattutto nei momenti di maggiore criticità. Nonostante i tentativi di fargli cambiare idea, ha purtroppo confermato le dimissioni». E sulla nuova governance affidata a Magistro e Zingarelli dice: «La Fondazione ha individuato in loro due figure tecniche dall’elevata professionalità e di caratura internazionale, che sono sicuro opereranno e assumeranno decisioni in linea con la visione e la missione dell’ente che presiedo. Le nomine e le personalità scelte sono coerenti con la volontà già ribadita dalla Fondazione di accelerare sul percorso già avviato dell’accorciamento della catena decisionale. L’obiettivo è portare a compimento l’M9, oggi il nostro progetto più impegnativo, nei tempi previsti dal cronoprogramma». Ovvero entro fine 2018.
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