Magistrato antimafia scova i ladri e li fa arrestare

Il sostituto procuratore Carlo Villani era andato a ispezionare l'ex Sirma di Marghera sorprendendo quattro persone che stavano rubando il rame
Una persona è rimasta folgorata all'interno della fabbrica dismessa "Sirma"
Una persona è rimasta folgorata all'interno della fabbrica dismessa "Sirma"

MARGHERA. Ladri fatti arrestare direttamente da un magistrato. È successo ieri alla Sirma, la fabbrica chiusa da anni e recentemente fatta sequestrare dalla Procura della Repubblica di Catanzaro all’interno di una vasta indagine legata a fallimenti e inquinamento ambientale che ha coinvolto anche il sito di Marghera.

Proprio qui ieri si è presentato il sostituto procuratore Carlo Villani, cioè il magistrato che aveva chiesto e ottenuto il sequestro delle aree. Villani era infatti ospite a Mestre della rassegna “Legalità a Venezia: ambiente, economia, imprese”, organizzata dalla Camera di Commercio con la collaborazione di diversi soggetti di primo piano, tra cui tra cui il Ministero dell’Ambiente - Albo Nazionale Gestori Ambientali Sezione del Veneto, “Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” di don Luigi Ciotti, Comune e Prefettura di Venezia, Unioncamere e Legambiente.

Villani, uno tra i magistrati italiani maggiormente impegnati nella lotto alla mafia e in particolare alle ecomafie che distruggono il territorio, aveva quindi approfittato della trasferta per poter rendersi conto di persona di come era stata costruita la filiale veneta della Sirma e i terreni su cui gravava.

Presentatosi quindi ai cancelli della fabbrica dismessa, si è subito accorto che c’era qualcosa che non andava. Con una buona dose di coraggio il magistrato è quindi entrato nella fabbrica sorprendendo quattro ladri di rame.

Alla loro vista Villani ha intimato l’alt e chiamato la polizia che ha convogliato sul posto delle volanti. Due ladri sono riusciti a scappare, ma altri due sono stati arrestati in flagranza di reato. Sono un cittadino kosovaro e un italiano residente a Mira. Recuperata anche la refurtiva: 89 chili di rame già ripulito delle guaine in plastica.

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