Magazzino di mobili a fuoco, paura a San Donà
Incendio nella frazione di Isiata, in fiamme il magazzino dell'ex mobiliere Ennio Secco in via Tabina. Le fiamme si vedevano a venti chilometri di distanza ieri sera verso le 19.30 quando sono divampate all'improvviso e hanno bruciato tutto il capannone, di circa 500 metri quadrati, che sul tetto aveva un impianto fotovoltaico da 100 kw. In pochi minuti sono giunti sul posto i vigili del fuoco di San Donà, assieme a quelli di Jesolo e Mestre e infine anche Motta di Livenza, con le varie autobotti.
In via Tabina sono arrivati i carabinieri della compagnia di San Donà e gli agenti della polizia locale che hanno bloccato tutta la rete di strade di accesso alla frazione. Intervenuta anche la polizia provinciale, di supporto ai carabinieri fino a tarda ora per il controllo dell'intera area e quando finalmente sono state spente le fiamme e messa in sicurezza l'area.
Durante le operazioni di spegnimento del fuoco, sono stati allontanati alcuni residenti nella zona, anche perchè si temevano pericolose esplosioni, visto che all'interno si trovavano, oltre a vecchi mobili accatastati, delle bombole, poi un camper e almeno un paio di automobili. Il magazzino conteneva soprattutto dei mobili vecchi che appartenevano all'ex imprenditore, per anni titolare della "Mobilstil" di San Donà, anche lui residente vicino, nella casa di fronte, a una ventina di metri di distanza.
Lo stesso Secco è stato quello che ha dato l'allarme quando si è accorto del fumo dal capannone. In pochi minuti, fiamme e fumo nero raggiungevano gli oltre 20 metri di altezza, ben visibili addirittura da Jesolo Paese. Secco era sul posto assieme ai pompieri, con la moglie, entrambi sconvolti per quanto accaduto.
Dall'abitazione vicina è giunto immediatamente il vice comandante della polizia locale di San Donà, Marino Finotto, amico di famiglia, che ieri non era in servizio ma si è precipitato a confortare l'amico davanti alla devastazione. Non si conoscono al momento le cause dell'incendio, ma nessuna ipotesi è esclusa, nemmeno quella di incendio doloso. Fortunatamente il vento ha soffiato verso i campi coltivati e non ha investito le abitazioni dall'altra parte della chiesa parrocchiale, nel centro di Isiata.
Solo un paio di famiglie sono state allontanate per motivi di sicurezza, ma non è stata necessaria un'evacuazione generale della frazione che si è salvata. Saranno effettuati dei campionamenti dell'aria da parte dell'Arpav per accertare eventuali forme di inquinamento. Idanni sono ingenti, probabilmente oltre due milioni di euro. (g.ca.)
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