Mafia del Brenta. Libertà di circolare per Antonio "Marieto" Pandolfo, il vice di Maniero

L'ex braccio destro e amico di Felice Maniero, tradito dal capo al momento del pentimento, ha scontato la sua pena e ora è un uomo libero dopo 25 anni di carcere di massima sicurezza. Potrà anche riprendere la patente

DOLO. Antonio Pandolfo, 66 anni, ex componente di spicco della mafia del Brenta, conosciuto come “Marieto” potrà muoversi liberamente su tutto il territorio del Veneziano e potrà anche prendere la patente di guida.

L’ex braccio destro del boss Felice Maniero, dopo aver pagato il suo conto con la giustizia, scontando una lunghissima pena in carcere a 30 anni, per una serie di reati aggravati dall’associazione mafiosa, oltre al sequestro di tutti i suoi beni, si trova dal 2019 in libertà vigilata.

Il suo sangue freddo e la facilità e la capacità con cui utilizzava le armi da fuoco lo avevano reso uno dei più temibili della banda. Fino a qualche giorno fa non poteva di fatto uscire dai confini comunali di Dolo. Ora le cose cambiano.

L’Ufficio di sorveglianza ha accolto infatti le richieste dell’ex componente della mafia del Brenta fatte dallo stesso e dal suo legale, l’avvocato Alessandro Menegazzo. «L’Ufficio di sorveglianza», conferma Menegazzo, «ha deciso di accogliere la richiesta del mio assistito che ora potrà muoversi su tutta l’area metropolitana di Venezia. È stata accolta anche la richiesta di conseguire la patente di guida, di cui potrà entrare in possesso e fruire». 

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