Maestre spostate dai nidi e precari in agitazione

Si aprono due nuovi fronti di protesta nei confronti della giunta Brugnaro Cgil e Diccap denunciano i problemi di organico e i disagi per i lavoratori
Interpress/Mazzega Venezia, 29.07.2016.- Consiglio Comunale, Cà Farsetti presidiata dalle forze dell'Ordine per la protesta dei Comunali e BLM.-
Interpress/Mazzega Venezia, 29.07.2016.- Consiglio Comunale, Cà Farsetti presidiata dalle forze dell'Ordine per la protesta dei Comunali e BLM.-

VENEZIA. Ad anno scolastico già iniziato, il Comune medita di spostare maestre degli asili nido in alcune scuole materne, con una richiesta di disponibilità trasmessa ieri alle operatrici, che sta già scatenando le proteste sindacali. E contemporaneamente - come annunciato ieri dal Diccap - è stato proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti precari del Comune, senza alcuna certezza per il futuro.

«Brugnaro non trova di meglio da fare che un bando di mobilità interna dai nidi alle scuole dell’infanzia - scrive in un comunicato la Cgil Funzione Pubblica - dimostrando, ancora una volta, il totale disprezzo per il progetto educativo e pedagogico delle scuole. Auspichiamo che i genitori siano insieme al personale i primi ad opporsi a queste scelte che, come per lo spostamento di personale amministrativo o della polizia locale, non fanno che danneggiare il ruolo delle istituzioni educative. L’Assessore Romor aveva annunciato che le possibili 5 assunzioni sarebbero servite ad alleviare le carenze dei servizi pur, a suo dire, non riscontrando particolari problemi. Come Cgil non vorremmo che l’intento dell’Amministrazione sia quello di spostare personale dai nidi alle scuole dell’infanzia per avviare una privatizzazione di quel servizio».

«Nonostante le reiterate dichiarazioni dell'Amministrazione di aver provveduto al completamento degli organici - dichiara la consigliera comunale del Pd Monica Sambo - ci troviamo, ancora una volta, di fronte ad una carenza di personale. Dispiace ancora una volta rilevare che la gestione del personale educativo avviene sulla base dell'emergenza e non di una seria programmazione andando così a scapito di un servizio che rappresenta un fondamentale supporto alle famiglie per rispondere ai loro bisogni sociali e per affiancarli ai loro bisogni educativi»

«Oggi (ieri ndr) è stato indetto lo Stato di Agitazione - comunica a sua volta il Diccap - del Personale con contratto a termine del Comune di Venezia. Dopo la maratona in Consiglio Comunale di mercoledì 26 ottobre, in cui la mancanza di sensibilità e rispetto nei confronti dei Lavoratori del Comune, quelli più deboli ed esposti, è stata manifestata in più forme e in più occasioni, la conclusione non può che essere questa! Se non si interviene con decisioni e conseguenti atti amministrativi, a breve più di 100 Lavoratrici e Lavoratori si troveranno a terra, senza un lavoro, mentre un’altra ottantina è già da mesi a casa senza reddito per se e per le proprie famiglie.

Ma chi sono queste persone? Sono quelle che vanno ogni giorno allo sportello per aprire l’anagrafe della Municipalità, piuttosto che a garantire i servizi sociali per anziani, disabili, minori, immigrati, o a rispondere allo sportello ai cittadini. (e.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia