Maestre laureate, presidio davanti all'ufficio scolastico regionale

MESTRE. Presidio davanti all'ufficio scolastico regionale in via Forte Marghera a Mestre per chiedere che sia rispettato il percorso didattico delle maestre laureate in Scienze della formazione primaria.
Da oggi in tutta Italia le insegnanti laureate protesteranno contro il provvedimento che ha congelato per altri 120 giorni la situazione delle maestre diplomate magistrali entrate a scuola grazie a ricorsi. A guidare il presidio di Venezia, la chioggiotta Laura Catroppa, in prima linea da mesi per difendere i diritti delle laureate. Accanto a lei a Chioggia un gruppo di 50 maestre, preoccupate di essere scavalcate a settembre, negli assegnamenti e nei trasferimenti, da diplomate che alla formazione hanno preferito supplenze continue che hanno permesso di accumulare punteggio e entrare nelle graduatorie senza concorso, tramite ricorsi.

Le maestre laureate chiedono che ci possa essere una selezione aperta a tutti che possa premiare il merito.
«C’è anche un altro pericolo», conclude la Catroppa, «sta muorendo la facoltà di Scienze della formazione primaria, muore il merito, il buonsenso, la meritocrazia e la democrazia. Si sta assistendo al più violento attacco al mondo accademico e pedagogico, in un paese che sa ascoltare solo chi grida più forte, senza entrare nel cuore delle questioni».
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