Madonna della Salute, la festa dei veneziani. Il patriarca: "Impariamo a sognare"

Dai giovani agli anziani, dai veneziani di laguna a quelli di terraferma. La città rinnova il voto secolare e fa festa
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.11.2016.- Presentazione del restauro della rizza argentea dell'Icona della Madonna della Salute. Patriarca Francesco Moraglia.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 05.11.2016.- Presentazione del restauro della rizza argentea dell'Icona della Madonna della Salute. Patriarca Francesco Moraglia.

VENEZIA. La festa della Salute, ultima festa dei veneziani, tutti indistintamente: credenti e no, giovani e anziani, di terraferma o di laguna. Tra il tremolio delle candele, i volti ossuti dei seminaristi, gli odori delle frittelle o della "castradina", tutti tornano a rinnovare un voto secolare, passando davanti all'icona della Madonna, bellissima e misteriosa della Salute. Una festa e una riflessione.

Il clou è iniziato già domenica sera: la croce, il patriarca Moraglia e il suo “giovane gregge”. Pellegrinaggio diocesano aux flambeaux (con le fiaccole) per 1.200 ragazzi che, guidati dal presule e sfidando la nebbia, si sono riuniti nella Basilica della Madonna della Salute che ha accolto tutti nel segno della pace.

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I giovani si sono ritrovati domenica alle 18,15 in Campo Sant’Agnese. Recitando il rosario animato dai ragazzi della parrocchia di Santa Maria Goretti di Mestre si sono incamminati lungo le Zattere, hanno raggiunto Punta della Dogana sbucando in Campo della Salute dove ad attenderli c’erano numerosi pellegrini. Mentre il Patriarca si è inginocchiato a pregare davanti all’icona della Madonna Mesopantidissa (mediatrice di pace) il “gregge” ha riempito il tempio del Longhena in silenzio

. Dall’altare maggiore il presule ha rivolto la sua riflessione. «Cari ragazze e ragazzi ognuno di voi ha la sua storia con i propri cammini, sogni, timori», ha detto e rievocando le parole del Santo Padre a Cracovia ha aggiunto: «Il Papa ha detto che bisogna essere capaci di sognare, che significa andare oltre noi stessi. Sognare è un po’ come volare e nessuno di noi ha mai volato. La fede è il nostro sogno, il nostro valore e la vita è un cammino rischioso fatto di dubbi, desideri, sogni. La vita è un cammino a due».

Tra i gruppi presenti l’Associazione Agape di Campalto. A coordinare i giovani don Pierpaolo Dal Corso, responsabile della Pastorale diocesana giovanile. Da ieri un flusso ininterrotto di pellegrini ha rinnovato l’antico voto alla Basilica della Madonna della Salute attraversando il ponte votivo.

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Oggi, lunedì 21 novembre, è il clou della festa, religiosa e civile, la più cara ai veneziani. Residenti e non portano una candela e recitano una preghiera per invocare protezione dalle malattie per sé e per le persone care. Nel tempio della Salute che ha aperto le porte alle 5,50 e le chiuderà alle 22,15 con la celebrazione della compieta (preghiera della sera) le messe si susseguono ogni ora dalle 6 alle 20. Alle 10 il Patriarca Francesco Moraglia ha già presieduto la messa solenne alla presenza del Capitolo metropolitano, del clero, dei fedeli nonché dalle massime autorità cittadine civili e militari.

Intanto In occasione della festa della Madonna della Salute oggi, lunedì 21 novembre, i Musei Civici Veneziani aprono gratuitamente, secondo i normali orari di apertura, ai residenti dei 44 comuni della Città Metropolitana.

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