Madonna della Salute con maltempo e acqua alta: raggiunti i 121 centimetri
VENEZIA. Venezia ha pagato a suo modo con la quinta acqua alta 'molto sostenutà dell'anno la forte fase di maltempo che ha colpito l'Italia. La marea ha toccato in mattinata una massima di un metro e 24 centimetri sopra il medio mare, sufficiente ad allagare il 37% del suolo cittadino, e mettendo a rischio le stesse passerelle pedonali, che con queste misure possono essere sollevate dall'acqua e portate via. Piazza San Marco - la più bassa della città - è stata sommersa da 40-45 centimetri di acqua. Per questo motivo sono state tolte le passerelle pedonali per l'accesso alla Basilica. Si è trattato della terza misura nella statistica del 2013, dopo la punta di 1,43 dello scorso 12 febbraio, e i 125 cm. del 31 marzo. Altre maree molto sostenute sono state quelle del 16 e del 23 maggio scorsi, 110 e 112 centimetri.
In media a Venezia vengono registrati quattro episodi di questo tipo all'anno. Un fenomeno quello di oggi azzeccato praticamente al centimetro dai 'previsorì del Centro Maree del Comune di Venezia, che da ieri avevano stimato un metro e 25. In realtà, fino a metà mattinata, la marea era sembrata rallentare grazie anche al vento di bora che, in questi casi, penalizza più la 'portà della laguna su Chioggia rispetto al capoluogo. Poi però il vento è improvvisamente girato da scirocco, sospingendo così verso Venezia tutta la massa d'acqua che si era accumulata fuori delle dighe. A Chioggia è comunque andata peggio, perchè la massima ha toccato i 128 centimetri. La situazione
meteo non cambierà molto nelle prossime ore. Il centro maree prevede infatti per domani, sempre in mattinata, un'altra punta sui 125 centimetri.
Ecco la situazione dell'acqua alta raccontata su Twitter.
Due giorni di disagi, dunque. Che coincidono con l’avvio delle celebrazioni per la festa della Madonna della Salute. La tradizione forse più sentita in città, il ringraziamento alla Vergine che fece cessare la pestilenza del 1630. In segno di devozione venne eretto il tempio sull’isola di Santa Maria della Carità progettato da Baldassarre Longhena. La Basilica della Salute è stata quest’anno restaurata e dotata per la prima volta di un sistema di riscaldamento sotto il pavimento in marmo. Restaurate le 4 mila preziose tessere di marmo del pavimento sull’altare maggiore, sulla rotonda piccola, dove si trova l’immagine della Mesopanditissa. «Per la prima volta dal Seicento», dice il rettore della Salute monsignor Lucio Cilla, «la basilica sarà riscaldata. L’impianto entrerà in funzione subito dopo la festa della Salute».
Come sempre la festa della Salute rappresenta un appuntamento obbligatorio per quasi tutti i veneziani. Una ricorrenza molto sentita in città, non soltanto dai fedeli di stretta osservanza. Ci saranno anche le bancarelle in rio terà dei Catecumeni con lo zucchero filato, i palloncini, i dolci e i ceri votivi. Anche questa una tradizione, qualla di portare «il cero alla Madonna». Che gruppi di chierichetti e di volontari provvedono ad accendere e spegnere all’ingresso della grande basilica ottagonale.
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