«Macché scuse, Brugnaro deve difendere i cittadini»

È bufera dopo l’intervento del sindaco all’assemblea di Save. Pellicani: «La città ha avuto sempre la schiena dritta sull’aeroporto, non è l’ora di genuflettersi»
GIORNALISTA: Chiarin .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: aeroporto Venezia.DESCRIZIONE: presentazione di nuovi voli Easyjet all'aeroporto di Venezia Marco Polo - nella foto Marchi e Brugnaro
GIORNALISTA: Chiarin .AGENZIA FOTO: Candussi.LUOGO: aeroporto Venezia.DESCRIZIONE: presentazione di nuovi voli Easyjet all'aeroporto di Venezia Marco Polo - nella foto Marchi e Brugnaro

MESTRE. Il giorno dopo l’assemblea degli azionisti di Save spa, durante la quale il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro si è prodigato in una sfilza di elogi e ringraziamenti alla gestione di Enrico Marchi, scoppiano le previdibili polemiche.

«Il sindaco, anziché chiedere scusa ad Enrico Marchi a nome dei cittadini di Ca' Noghera, Tessera e Campalto si attivi per garantire l'esecuzione delle opere di mitigazione degli inquinamenti e avvii una partecipata discussione sullo sviluppo aeroportuale e delle aree limitrofi», replicano per primi Alessandro Baglioni, capogruppo Pd nella Municipalità di Favaro Veneto, e la consigliera comunale Monica Sambo, sempre del Pd. «Brugnaro pensi a rappresentare l'intera città e ad avviare una seria discussione sullo sviluppo aeroportuale con la partecipazione della Municipalità, dei comitati e dei cittadini».

«All'assemblea degli azionisti di Save ha partecipato anche Luigi Brugnaro ma non il sindaco di Venezia», attaccano. a loro volta, Giampietro Pizzo e Marco Zanetti della lista “Venezia.cambia”. «Brugnaro, infatti, non ha rappresentato l'interesse pubblico e il bene comune. Non ha avuto nulla da osservare, nulla da proporre per una migliore gestione di una delle principali funzioni di collegamento del territorio veneziano. Nessuna preoccupazione ha espresso su quello che sta accadendo con l'uso delle aree del Quadrante di Tessera o del terminal acqueo».

Luigi Brugnaro - in qualità di sindaco Metropolitano è titolare di una partecipazione azionaria (ereditata dalla Provincia) di quasi il 10% di Save spa - si è anche spinto a chiedere scusa ad Enrico Marchi, arrivato ai vertici di Save spa dopo la messa in vendita del nutrito pacchetto azioniario allora posseduto dalla Regione governata da Galan «per le incomprensioni e gli scontri che ci sono state con le passate amministrazioni comunali». Scuse «non dovute» secondo il consigliere Nicola Pellicani della Lista Casson che commenta: «Ho sempre pensato che l'aeroporto rappresenti una grande opportunità per la città, ma il sindaco chiede scusa a Marchi a nome della città per il passato e francamente non so a cosa si riferisca. Non dimentichiamo che l'aeroporto è stato costruito ed è cresciuto con finanziamenti pubblici. Forse il sindaco si riferisce a quando il governatore Galan, finito poi in galera, ha rotto il patto con le altre istituzioni, per consegnare l'aeroporto nelle mani di Marchi. La verità è che la città ha sempre avuto la schiena dritta di fronte a Marchi, non vorrei che adesso iniziasse a genuflettersi».

Interviene anche il deputato del Pd, Michele Mognato, per ribadire che «l’aeroporto veneziano è stato individuato dal piano nazionale degli aeroporti come uno dei tre poli strategici intercontinentali e va considerato quindi una grande industria che incide positivamente sull'economia. Ma il tema vero non è mai stato quello di un conflitto pregiudiziale tra città e aeroporto, ma piuttosto la necessità di individuare il punto di equilibrio tra sviluppo aeroportuale, compatibilità ambientale, sostenibilità del peso delle attività aeroportuali rispetto alla tutela della salute, del patrimonio e del territorio urbano ed agricolo. Al di là delle scuse di Brugnaro a Marchi che magari richiamano ai tempi del loro ruolo in Confindustria, è indispensabile che il sindaco chiarisca quali sono le idee e i progetti relativi alle aree pubblica del Quadrante di Tessera perché permane un’afasia significativa sulle volontà in merito ai terreni del Quadrante». Infine, il responsabile della questione aeroportuale del Pd, Gabriele Scaramuzza - insieme ai compagni di partito di Campalto e Tessera, Mariateresa Menotto , Angelo Lerese e Lionello Pellizzer - ribadisce il fatto che «l’amministrazione comunale in carica, a quasi un anno dal suo insediamento, non ha ancora chiarito quali siano le sue volontà in merito allo sviluppo aeroportuale e alle aree di Tessera».

Gianni Favarato

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia