«Ma la colpa è anche della Federcalcio»

Il presidente Dorigo: si sa che esiste una grande rivalità, non dovevamo essere nello stesso girone

L’assessore allo sport, Luigi Trevisiol, definisce quanto accaduto domenica un «episodio di delinquenza». Mentre il presidente del Città di San Donà, Daniele Dorigo, solleva interrogativi sulla scelta della Federcalcio di inserire una squadra trevigiana nel girone di Terza Categoria del Basso Piave, ben sapendo i problemi legati alla rivalità tra le tifoserie.

All’indomani dell’aggressione subita a Treviso dagli ultras sandonatesi, la città si interroga su quanto accaduto. «In questi casi si dice sempre che si tratta di episodi che non c’entrano nulla con il calcio, ma in realtà non è così», commenta il vicesindaco Luigi Trevisiol, che è anche assessore allo sport, «da appassionato di calcio, prim’ancora che da amministratore, mi chiedo come mai questi episodi di pura delinquenza avvengano solo a margine di questo sport. Non merita di essere accostata a episodi del genere la società del San Donà, che è un esempio del calcio che vogliamo con il grande lavoro che sta svolgendo nel settore giovanile. E non meritano di essere avvicinati a questi episodi i colori biancocelesti che, prima di rappresentare uno sport, sono il simbolo di una città che non c’entra nulla con questi teppisti».

Al Città di San Donà la domenica di follia è costata circa un migliaio di euro di danni, con il vetro posteriore del pulmino della società andato in frantumi. «Alla fine è andata pure bene, perché poteva scapparci il ferito grave, se non peggio», commenta il presidente Dorigo. Il numero uno del Città di San Donà chiama in causa anche la Federcalcio. «Quanto accaduto è stato un agguato premeditato, sapendo della trasferta del San Donà a Treviso, non certo un’azione decisa due ore prima», continua Dorigo, «il San Giuseppe Aurora non c’entra nulla, va sottolineato. Ma c’è da chiedersi perché la Figc ci abbia fatto giocare in centro a Treviso, quando il girone di Terza Categoria è quello di San Donà e Portogruaro».

L’inserimento di squadre trevigiane nel girone del Veneto Orientale è motivato dalla Figc con il numero ridotto di squadre iscritte al campionato. «Ma è risaputo che da tanti anni non scorre buon sangue tra la tifoseria di San Donà e quella di Treviso. Bisogna che la stessa Figc si interroghi su questo e faccia azione di prevenzione», conclude Dorigo. Un elogio arriva dal presidente al comportamento dei tifosi sandonatesi aggrediti che ha scongiurato conseguenze più gravi, con la guerriglia che sarebbe potuta arrivare fin dentro lo stadio.

Giovanni Monforte

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