M9, si scopre l’auditorium. Sarà dedicato a De Michelis

MESTRE. Porterà il nome di Cesare De Michelis, recentemente scomparso, l’auditorium di M9, 200 posti a sedere al piano interrato del nuovo museo del Novecento inaugurato ieri con la prima ressa di pubblico, per la apertura del Festival della Politica. Tanta gente per l’occasione ghiotta di camminare dal chiostro di M9, attraverso gli archi fino alla nuova corte dell’albero, vero e verde che svetta sopra il primo totem informativo di questo distretto smart della cultura che punta ad essere l’hub del rilancio culturale, socioeconomico di Mestre, come spiega Vasco Boatto vicepresidente della Fondazione di Venezia e amico di De Michelis che bacchettava la politica con “il sistema pubblico invadente e costoso con leggi che impediscono l’agire” e sperava in una “deregulation” che partendo dalla valorizzazione del talento dei giovani punti a liberare “risorse economiche e culturali”. Festival della Politica della fondazione Pellicani e nuovo Museo M9 ottengono il pubblico sostegno del sindaco Luigi Brugnaro, che prima prova l’oculus per la visione in realtà aumentata, assieme agli altri protagonisti della presentazione, davanti al pubblico curioso, e poi diventa un fiume in piena.
Sul festival che parte oggi, invadendo il centro. «Ovvio che ci sono cose che andranno migliorate», dice. «La nostra deve essere una disponibilità totale a dare una mano alla gente che lavora: questa secondo me è politica». E invita i commercianti a lanciare iniziative per richiamare clienti nei giorni del festival, che è un traino importante. Ma bacchetta, ridendo, l’onorevole Nicola Pellicani: «Lui è uno bravo che persevera ma gli ho detto cambia colore, almeno. Che di questi tempi il giallo non mi piace».E sul museo M9 Brugnaro assicura sostegno: «M9 è una sfida enorme e dobbiamo esserne tutti partecipi altrimenti non si costruisce il futuro. E non va deturpato ma rispettato». Brugnaro riserva anche altre sorprese: nuovi progetti con la Biennale dopo Forte Marghera. «Ora stiamo lavorando per utilizzare l’ex scuola De Amicis vicino alla torre come sede della Biennale giovani. Uno spazio di cultura che finirà con il competere proprio con M9, a beneficio di tutti».
Il primo effetto “Wow” di M9 lo regala il video presentato dall’amministratore delegato di Polymnia, Valerio Zingarelli che mostra finalmente come saranno le sale tecnologiche del museo, in cui camminare per conoscere il Novecento con una esperienza immersiva: assumere i panni di personaggi e farsi una foto; ascoltare un giudice del processo alle Brigate rosse che è un ologramma; ascoltare comizi dei grandi politici oppure provare a costruire una Cinquecento in poche mosse, virtuali, e muoversi a 360 gradi nelle trasformazioni delle grandi città muovendo un dito. Zingarelli assicura che tutti i 3.500 metri quadri di spazio commerciale nell’ex convento «dal primo dicembre saranno aperti assieme al Museo. Non apriranno prima ma in contemporanea. Così abbiamo deciso con i commercianti. Ci saranno un ristorante nel chiostro, un bar ristorante nel museo, un altro spazio ristorazione alle Cavallerizze e poi tante attività commerciali, compresa la libreria». Il negozio del calcio Venezia oggi temporaneo su via Poerio avrà sede definitiva fronte ingresso del Museo. —
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