M9, l’obiettivo è 200 mila ingressi l’anno Il biglietto a 12 euro, sconti per le categorie
Il neo direttore Marco Biscione: «Sarà un’occasione unica per guardare al futuro, questo contenitore è unico in Italia»
MESTRE. «Per me è una esperienza del tutto nuova come è lo è questo museo nel panorama italiano. Un museo così in Italia non si è mai visto: si coinvolge il pubblico con sistemi completamente nuovi. Ma è nuovo tutto il progetto M9: è una azione di rigenerazione urbana; ha vicino distretto commerciale che deve sostenerne l’attività».
Alla parola sfida preferisce la parola lavoro, Marco Biscione, direttore del museo M9 che ieri, assieme all’amministratore delegato di Polymnia Valerio Zingarelli ha visitato le due sale del museo tecnologico che aprirà i battenti il primo dicembre. Sessant’anni, Biscione ha sbaragliato altri 117 candidati nella selezione della Fondazione di Venezia.
Ieri mentre Zingarelli e Biscione giravano nelle “dark room” illuminate dalle installazioni multimediali che raccontano il Novecento, il consiglio generale della Fondazione si riuniva per la prima volta dentro il museo. Colazione di lavoro, visita e via libera ad una rassegna di incontri sul Novecento, che verrà presentata la prossima settimana. Nell’area commerciale, si attendono i nomi dei nuovi spazi a vocazione culturale oltre all’area food.
Marco Biscione, direttore di M9
Biscione ha lasciato il Mao di Torino per Mestre, sulle spalle trent’anni di esperienza. Ma definisce questo incarico come «una occasione unica per guardare al futuro».
E spiega che il museo guarda ai turisti, certo, ma parte dal territorio. «Questo è un museo Glocal, che è nato a Mestre per Mestre, ma che guarda al mondo. Mestre ha 200 associazioni e anche loro sono nostri interlocutori da oggi. Un museo deve parlare con tutti, deve avere visitatori , certo, ma per prima cosa deve parlare alla comunità che lo ospita. Louvre o Uffizi hanno una dimensione diversa ma M9 sarà un grande museo con radici nel territorio». Nei musei classici vige il vietato toccare. «Qui invece bisogna toccare; la vera visita è vedere, ascoltare e toccare . Anche se non è facile».
Duecentomila visitatori per il primo anno è l’obiettivo a cui puntano Polymnia e la Fondazione di Venezia per garantire la sostenibilità di M9.
Zingarelli pensa a formule di biglietti differenziate; una per gli “amici di M9”, con la possibilità di più ingressi; altre per le scuole. Biscione concorda: «Pensiamo a biglietti anche utilizzabili più volte». Il costo? Zingarelli spiega che si sta pensando ad un ticket di ingresso a 12 euro.
Oggi, sabato, seconda giornata di prove generali con 200 cittadini intenti a provare il funzionamento del museo, fornendo idee, consigli e critiche al termine della visita. —
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