M5S in Parlamento contro i motoscafi blu di Venezia
VENEZIA. Il Movimento 5 Stelle fa le pulci all’uso dei “motoscafi blu” da parte dell’amministrazione comunale, con un’interrogazione al sindaco del consigliere Placella - che si è studiato 7 mesi di registro viaggi e i 1.300 spostamenti delle 5 auto e dei 4 motoscafi a disposizione - e un’interrogazione parlamentare al premier Renzi e al ministro della Funzione pubblica, del deputato Marco Da Villa, inviate anche alla Corte dei Conti. Obiettivo puntato soprattutto sul direttore generale Marco Agostini, per i suoi trasferimenti casa-Comune: «1,3 chilometri tra la Misericordia e Ca’ Farsetti, 1565 passi, 49 calorie», a volte con barche dei vigili, «in una zona dove i trasporti pubblici sono capillari». «Che vadano a quel paese», sbotta Agostini, «a parte la volgarità delle osservazioni che mi riguardano, uso il motoscafo esclusivamente per ragioni di servizio: se mi dovessi spostare con i mezzi pubblici dovrei sospendere le riunioni un’ora prima e far spendere all’amministrazione invece di 3 euro di gasolio gli 80 euro di una mia ora di lavoro. L’auto comunale la userò si e no una volta ogni 20 giorni, uso sempre la mia: a Reggio Emilia, per il Comune, sono andato con la mia macchina , portando due persone, pagando io. L’amministrazione è passata dai 10282 litri di gasolio consumati nel 2008 agli 8277 del 2013, da 12 motoscafisti a 7 e tutti gli spostamenti sono da regolamento».
Non così la pensa il M5S, che - ricordando lo sforamento del Patto di stabilità e stimando una spesa annuale di 500 mila euro - chiede al governo di verificare se esistano «le condizioni minime richieste dalla legge nazionale (art. 4 del decreto della Presidenza del Consiglio del 3 agosto 2011, modificato il 12 gennaio 2012) laddove si stabilisce che: «l'uso...è concesso limitatamente per le sole esigenze di servizio, ivi compresi gli spostamenti verso e da il luogo di lavoro», per i casi di «effettiva necessità legata ad inderogabili ragioni di servizio; sono utilizzati, in alternativa, i mezzi di trasporto pubblico quando in relazione al percorso ed alle esigenze di servizio, gli stessi garantiscano risparmi per la pubblica amministrazione». I grillini ricordano i benefit di cui usufruiscono gratuitamente assessori e consiglieri: abbonamento Actv e 59 posti in garage comunale. Citando un servizio in cui il motoscafista ha atteso per 7 ore l’arrivo del sindaco in aeroporto, M5S pretenderebbe che Orsoni - che pure spesso si trova in linea 1 a San Silvestro - per il Marco Polo prendesse la linea 5: ma nell’interrogazione ma viene “ripreso” anche per spostamenti in motoscafo blu verso il suo studio.
Poi M5s elenca anche passaggi al patriarca Moraglia, all’amministratore del Casinò Ravà, al consigliere diplomatico Armellini, al deputato pd Martella o al presidente di Vela Rosa Salva, il motoscafo usato per traghettare consiglieri e assessori tra Ca’ Farsetti e San Tomà, l’assessore che si fa venire a prendere al Lido, lo spostamento di “due signore”, quello del consigliere Giordani: «Tutti quanti “...personalità nazionali o straniere”, quando il decreto vieta di estendere l’uso dei veicoli di rappresentanza oltre il perimetro dei soggetti istituzionali elencati?». L’interrogazione parlamentare, infine, rileva come tra i mezzi segnalati dal Comune nell’obbligatorio censimento sulle auto blu, non si faccia menzione dei 4 motoscafi, ma solo delle 5 auto. «Sono 18 le persone che hanno diritto, tra sindaco, assessori, direttore e segretario generale, capo di gabinetto, presidente del consiglio e vicedirettore», repilica Agostini, «tutti gli spostamenti di terzi sono per questioni istituzionali».
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia