“Lyri”, arriva alla Fenice l’app per seguire l’opera
VENEZIA. Se finora l'uso del cellulare nei teatri era sinonimo di disinteresse e maleducazione, da oggi non sarà più così grazie a “Lyri”, un'applicazione inventata da un trentenne veneziano con la passione per la musica e la tecnologia. Riccardo Levorato, ingegnere informatico diplomato in pianoforte al conservatorio, ha unito le sue competenze per risolvere due problemi: il musicista costretto a voltare le pagine dello spartito e lo spettatore che assiste a un'opera in una lingua che non conosce
Con i colleghi Alberto Sbeghen e Daniele Alberton, ha sviluppato un software che permette di seguire dal proprio smartphone in tempo reale il libretto dell'opera tradotto nella propria lingua, grazie al precaricamento in un database condiviso e a un operatore che imposta continuamente la velocità di trasmissione sull'esecuzione dell'orchestra.
L'app è gratuita e sviluppata finora in cinque lingue diverse. E, diversamente dai tabelloni dei sottotitoli, non disturba gli altri spettatori: quando lo spettacolo inizia lo schermo si annerisce e visualizza soltanto le frasi pronunciate dagli interpreti. La si puo scaricare qui
«Il mio scopo - spiega Levorato - è estendere l'accesso alla musica classica, spesso appannaggio di un'elite di cultori». Per questo, grazie a una collaborazione con l'area Formazione & Multimedia del Teatro la Fenice, giovedì prossimo porterà “Lyri” nelle sale Apollinee in occasione della quarta edizione di SVC Giovani, il festival di musica da camera della Società Veneziana Concerti. Il terzo di sei appuntamenti avrà luogo alla Fenice giovedì 18 febbraio in due repliche alle 9.30 e alle 11 per gli studenti delle medie e superiori provenienti da tutto il Veneto.
«Durante i concerti - continua Levorato - i ragazzi visualizzeranno sugli smartphone informazioni sulle opere e sugli autori a seconda del brano in esecuzione in quel momento».
Finora “Lyri” è stata utilizzata con successo al Teatro Alighieri di Ravenna, all'Olimpico di Vicenza, al Festival Pucciniano di Torre del Lago e all'Opera Hedeland, in Danimarca. Alla Fenice, dove i tre ingegneri giocherebbero in “casa”, sarà inizialmente riservata ad un pubblico di studenti, ma il suo pieno potenziale potrebbe esprimersi proprio durante la stagione lirica, quando migliaia di turisti da tutto il mondo avrebbero la possibilità di abbattere le barriere linguistiche e culturali e di godere allo stesso modo della complessa bellezza dell'arte lirica.
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