Lutto tra i ciclisti: addio ad Alfredo Sabbadin

Aveva 80 anni e si era rotto il femore cadendo in casa. Aveva al suo attivo 15 vittoria da professionista. Una famiglia "votata" alle due ruote: il fratello Arturo è stato campione italiano nel 1961
Alfredo Sabbadin alla premiazione del Trofeo Vecchie Glorie
Alfredo Sabbadin alla premiazione del Trofeo Vecchie Glorie

MIRANO. Lutto nel ciclismo. Si è spento nella notte di Pasqua all'ospedale di Noale Alfredo Sabbadin. Abitava a Mirano, in via Porara. Aveva compiuto 80 anni il 20 gennaio. A dare la notizia della scomparsa di uno dei più rappresentativi ciclisti veneti dell'inizio degli anni Sessanta, è stato Italo Bevilacqua, consigliere del comitato veneto della Federciclismo e amico personale di Sabbadin. Lo scorso novembre Sabbadin era caduto in casa e aveva riportato la frattura di un femore alla vigilia del raduno delle Vecchie Glorie del Ciclismo Triveneto, appuntamento al quale non mancava mai. Sabbadin non si è più ripreso. Lascia la moglie Maria Colombo, tre figli Alberto, Mario e Stefano e due fratelli, tra quali Arturo, 76 anni, nel 1961 campione italiano professionisti con la maglia della Philco. L'ultimo saluto ad Alfredo Sabbadin verrà celebrato a Mirano. Sabbadin aveva avviato a Salzano un'azienda di lucidatrici di metalli che ora è seguita dai figli.
Da allievo aveva corso con il team Bilance Berkel di Treviso presieduto da Rudi Barbazza, fondatore della Rudy Project, che produce occhiali per gli sportivi. Da dilettante aveva corso con la Bustese. La carriera da professionista di Alfredo Sabbadin inizia nel 1957 con la San Pellegrino, quindi nel 1958 passa con il club Asborno, l'anno dopo va con l'Atala. Nel 1960 e 1961 veste la maglia della Philco, nel 1962 passa con la Gazzola, nel 1965 chiude di pedalare con la Vittadello. Quindici le vittorie da professionista. Nel 1957 la tappa di Enna del Giro di Sicilia, la tappa di Varese al Giro d'Italia, il Giro di Toscana e il Giro Ticino. Nel 1958 si aggiudica il Giro di Campania, il Gp Ciclomotoristico, la tappa di Mondovì del Giro d'Italia e il Circuito Maggiora. Nel 1959 vince la tappa di Saint Vincent del Giro d'Italia, nuovamente il Circuito Maggiora e ad Alte Ceccato. Nel 1960 vince la tappa di Roma del Gp Ciclomotoristico, il Giro del Piemonte e il Trofeo Longines a cronometro a squadre e il Gp Industria e Commercio. Nel 1962 lascia il segno nella Coppa Sabatini.
Il ciclismo piange Alfredo Sabbadin e si stringe attorno a Guido De Rosso, ex campione italiano professionisti su strada, 75 anni di Col San Martino, che sabato 26 marzo è stato falciato da un'auto mentre attraversava la strada: sta lottando per la vita.

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