Lutto nell’imprenditoria si è spento Achille Gaggia
Il nipote del fondatore di Porto Marghera viveva da tempo nella splendida villa a Belluno. In laguna era proprietario di Palazzo Loredan dell’Ambasciatore

Si è spento nel sonno, all’età di 76 anni, nella sua amata villa di Belluno. Achille Gaggia, discendente di una della più note e facoltose famiglie veneziane, nipote di quell’Achille Gaggia che insieme a Cini e Volpi immaginò e realizzò Porto Marghera, è morto l’altra notte mentre si trovava nella tenuta di Socchieva, nella frazione di San Fermo, dove si era ritirato ormai da diversi anni insieme alla moglie Maria Grazia per amministrare le sue proprietà.
A Venezia Achille Gaggia era proprietario di Palazzo Loredan detto dell'Ambasciatore a San Barnaba, tramandato di generazione in generazione e a ogni cambio diventato più bello e più ricco al punto da essere oggetto di un importante furto, compiuto qualche anno fa, nel corso del quale erano stati rubati centinaia di rarissimi pezzi di porcellana Papafava, di quadri antichi, di gioielli e pezzi d’argenteria per un valore di oltre un milione di euro.
In laguna Gaggia veniva sempre meno, poiché da tempo aveva deciso di vivere nella meravigliosa tenuta di famiglia nel Bellunese, costruita nel XVII secolo ad opera della famiglia Pagani e poi più volte rimaneggiata fino alle costruzioni del XVIII secolo che comprendono l’ala porticata e la cappella.
A dare un impulso alla magnificenza della villa era stato soprattutto il nonno Achille Gaggia, figura di grande rilievo nel mondo dell’imprenditoria della prima metà del ’900. Gaggia, infatti, era stato alla guida della Sade, la società elettrica concessionaria dell'elettricità nel Triveneto, nel 1939 venne nominato senatore e fu membro della Commissione dei lavori pubblici e delle comunicazioni. Insieme a Giovanni Volpi e Vittorio Cini fu inoltre tra i fondatori di Porto Marghera e artefice del successo della Ciga, la Compagnia Italiana Grandi Alberghi. Ad Achille Gaggia è stata inoltre dedicata la Centrale idroelettrica di Soverzene.
La villa di San Fermo, conosciuta anche per il suo bellissimo parco alla francese, da tempo era diventato il buen retiro di Achille e Maria Grazia e dei tre figli Filippo, Benedetta e Alessandro, e dei nipoti, che si ritrovavano per le feste e gli anniversari nel bellissimo parco alla francese della dimora, con lo sterminato giardino che si estende per quasi ottanta ettari di terreno, lunghi viali di carpini, grotte artificiali, aiuole fiorite, un piccolo anfiteatro di pietra, laghetti, ponticelli e un labirinto di siepi.
I funerali di Achille Gaggia si svolgeranno sabato nella cappella della villa.
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