Lutti, venerdì a Mirano l’addio ad Ennio De Vecchi

Se ne è andato il giorno di Pasqua il noto imprenditore veneziano. A maggio avrebbe compiuto 92 anni. Il figlio: «Era un uomo onesto»

Mitia Chiarin
Ennio De Vecchi
Ennio De Vecchi

MIRANO. Saranno celebrati venerdì 22 aprile alle 9.15 presso la chiesa di San Michele Arcangelo di Mirano i funerali dell’imprenditore Ennio De Vecchi. Se ne è andato il giorno di Pasqua dopo una lunga e dolorosa malattia. Il prossimo maggio avrebbe compiuto 92 anni. 

Era stato un grande capitano d'industria, un uomo che aveva costruito le sue fortune da solo ed è arrivato a legare  il suo nome ad attività come Interporto e Centro intermodale adriatico a Porto Marghera, che rimane uno dei pochi esempi di riconversione industriale di aziende del polo industriale. Ma prima c’erano stati la  Triveneta veicoli industriali e Ca' della Nave a Martellago.

Nativo di San Martino Buon Albergo (Verona) e rimasto presto orfano di padre, De Vecchi comincia a lavorare da giovane, appena finita la guerra, e arriva a fare fortuna prima con una concessionaria a Mirano e nel 1976 la sua Triveneta Veicoli Industriali,  concessionario del marchio Volvo Trucks che contribuirà ad affermare in Italia. Nella sua vita la sua intelligenza e forza d’animo gli ha permesso anche di superare lo choc del rapimento da parte dell’Anonima Sequestri nel 1975 in Sardegna: una carcerazione lunga 53 giorni che termina con il pagamento di un riscatto da un miliardo di euro. 

Vicenda che segna, umanamente, tutta la famiglia. 

 «Mio padre aveva una grande etica del lavoro. E’ stato un grande imprenditore, che si è fatto un nome partendo dal nulla e che ha superato tutte le tante difficoltà incontrate nel suo cammino, ma era soprattutto un uomo d'altri tempi, onesto, di parola, stimato da tutti: e in queste ore i messaggi di cordoglio confermano la sua caratura», spiega il figlio  Eugenio. «Per me mio padre era il mio migliore amico», ci confida il figlio imprenditore che con il padre si era lanciato nell’avventura di  Interporto assicurando il lavoro ai  180 lavoratori che rischiavano di restare a casa dopo la chiusura dell’Alusuisse. Progetto avviato nel 1993 e che il figlio ha  portato avanti fino al 2013. E poi l'impegno per la Cardiologia di Mirano: Ennio fu tra i fondatori degli Amici del Cuore.

Lascia la moglie Ada e i figli Maria Emma, Eugenio e Sigfrido. I funerali venerdì mattina nella sua Mirano. 

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