«L’Usl 3 punta su servizi migliori» Cup unico per le prenotazioni

Il direttore Dal Ben presenta la Serenissima: un’area con 24 Comuni e oltre 640 mila abitanti Il 24% della popolazione ha più di 65 anni. «Il nostro obiettivo è di velocizzare i tempi per gli esami»
Di Mitia Chiarin
Agenzia Candussi, giornalista Chiarin. Conferenza stampa di presentazione nuova ULSS3 Serenissima. nela foto il direttore generale Dal Ben.
Agenzia Candussi, giornalista Chiarin. Conferenza stampa di presentazione nuova ULSS3 Serenissima. nela foto il direttore generale Dal Ben.

«In campo per servizi migliori ai cittadini puntando su contenimento dei costi e ottimizzazione dei servizi». Ecco la filosofia della nuova sfida sanitaria dopo la nascita della maxi azienda sanitaria del Veneziano, la 3 “Serenissima”.

Il direttore generale Giuseppe Dal Ben spiega che l’impegno «è quello di mettere la nuova grande Azienda sanitaria al servizio dei cittadini, con i risparmi che consentirà, con la razionalizzazione dei servizi, con servizi uniformati al livello più alto possibile». Non più «territori di serie B» e meno spese amministrative grazie agli accorpamenti: si parte con l’unificazione degli uffici amministrativi delle ex aziende del Veneziano (la 12), del Miranese e Riviera (la 13) e del territorio di Chioggia (la 14) che dal primo di gennaio si accorpano: unici uffici amministrativi, un unico Protocollo (a Mestre nella sede di via Don Tosatto), uniche direzioni di controllo e gestione.

Cup unico. Nei prossimi mesi nascerà anche il nuovo Centro prenotazioni unico: da ieri, primo giorno di operatività della nuova azienda sanitaria, chi prenota una visita attraverso i consueti Cup di riferimento delle tre ex Asl accorpate potrà, chiedendolo, vagliare la possibilità di rivolgersi per visite ed esami ad un ospedale diverso, senza essere considerato più utente extra territorio. «Al Cup unico ci arriveremo nei prossimi mesi perché ci sono sistemi informatici diversi da uniformare. In futuro si potrà prenotare una visita in uno qualsiasi dei sei ospedali della nuova azienda sanitaria senza finire in coda ai residenti», spiega Dal Ben. Il passaggio successivo è il Cup regionale. Si potrà scegliere sia calcolando la distanza che la tempistica, ovvero l’attesa dell’esame o della visita.

La Serenissima in numeri. Ventiquattro i Comuni coinvolti (compreso Cavallino che rimane con la “3” fino alla fine del 2017) in un’area di 1406,09 km quadrati e 640.348 residenti. Quello dell’Usl 3 è un territorio la cui la percentuale di popolazione sopra i 65 anni è del 24% (mentre la media regionale è del 22%); l’indice di vecchiaia – cioè il rapporto tra gli individui ultra 65enni e quelli tra 0 e 14 anni – è del 190,2%, quando la media regionale è del 159,2%. Dati utili a capire la richiesta di servizi di cura e assistenza, specie nel capoluogo Venezia. Quasi ottomila i dipendenti. Sei gli ospedali pubblici: l’Angelo a Mestre, hub provinciale, e poi l’Ospedale Civile di Venezia e gli Ospedali di Dolo, Mirano, Chioggia e Noale (quest’ultimo sarà riconvertito in struttura intermedia riabilitativa). 1.837 I posti letto e 69.701 sono i ricoveri effettuati nel 2015. Si aggiungono a Venezia e Mestre i 510 posti letto degli ospedali privati accreditati (Policlinico San Marco, Villa Salus, San Camillo, Fatebenefratelli) con 10.571 ricoveri effettuati nel 2015. Nel complesso si arriva a 2.347 posti letto e 80.272 ricoveri. La rete dei servizi comprende 33 sedi distrettuali, 36 strutture private di specialistica, 7 sedi del dipartimento Prevenzione, 23 sedi del dipartimento Salute Mentale e 183 farmacie. 146 le strutture residenziali extraospedaliere (quasi la metà, 61, per anziani non autosufficienti) con 4.402 posti letto, mentre le strutture semiresidenziali sono 50, con complessivi 1.047 posti letto. Dieci le Medicine di Gruppo Integrate attive, altre 4 quelle già autorizzate.

Velocizzare i tempi di visita. Una novità molto attesa sarà quella, promessa da Dal Ben di rendere più veloci «i tempi per gli esami, specie quelli oncologici. Ma servirà lavorare per far rispettare i percorsi di screening per la popolazione separando il percorso di visita di chi ha una patologia conclamata dagli esami di prevenzione (mammografie di controllo, pap test, esami al colon) che oggi vengono rispettati con percentuali dal 60 al 80 per cento» e difficoltà maggiori nell’area veneziana e Chioggia rispetto a Riviera-Miranese. Sul fronte vaccinazioni l’eccellenza regionale è Chioggia. Rispetto agli obiettivi fissati dalla Regione, oggi le tre vecchie Asl sono sotto il 135 per mille di tasso di ospedalizzazione (Venezia 130,4; Riviera 123,2 e Chioggia 134,49). Il rispetto dei tempi d’attesa supera il tasso minimo del 90%: a Venezia siamo al 98,5%; Chioggia è al 99,2; la 13 al 90,23.

Pronto soccorso. Per i tempi d’attesa in pronto soccorso Venezia è di 2 minuti sopra le 4 ore di tetto massimo regionale; l’ex Usl 13 è a 3 ore e 59 minuti e Chioggia a 3 ore e 54 minuti. Segno che di lavoro da fare ce n’è ancora tanto e Dal Ben indica anche questa tra le priorità. 233.912 gli accessi complessivi; oltre 87 mila solo a Mestre.

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