L'unico spettacolo con i veneziani in coda: Silvan
VENEZIA. Gira e rigira ci sa fare. Sarà la vecchia scuola, sarà una dote soprannaturale (vai a sapere...), sarà un'abilità nella prestidigitazione (si scrive proprio così) che lo porta a fare volare tra le sue dita 140 carte alla volta, ma il Mago Silvan, all'anagrafe Aldo Savoldello, veneziano di Castello, classe 1937, è sempre un portento.
Anzi: è stato l'unico spettacolo di Carnevale 2015 per cui i veneziani si sono messi pazientemente in fila nonostante il freddo.
E il suo "one man show" è stato davvero unico, tanto da sollevare espressioni di stupore e applausi a scena aperta per tutta la durata dello spettacolo.
Spettacolo che, diciamolo, è stato emozionante e ha riportato indietro nel tempo quando lui, magari un po' più giovane, incantava le platee televisive di Canzonissima. Non che adesso gli vada male, visto l'anno scorso al Festival di Sanremo è stato uno dei picchi di audience. Ma la gioia di ritrovarselo a casa è stata tanta. E lui ha ripagato tutti con uno spettacolo unico, gratuito, a palazzo Franchetti.
"Bellissimo da vedere", spiega uno spettatore, "sembrava felice lui di esserci e ha fatto felici noi per oltre un'ora. Ci vorrebbe uno come lui al governo e chissà che per magia i conti non andrebbero meglio". E per non sbagliarsi, poi, tutti in coda per un autografo e un sorriso.
Così da quattro mazzi contemporaneamente spariti a carte indovinate fino alla testa di una donna fatta sparire e poi riapparire: tutto il meglio per un Carnevale che ha ritrovato per una sera la sua magia. Anzi: il suo "Sim sala bim"
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