Lunedì sera il Consiglio sui profughi a Peseggia

A Scorzè si discuterà la proposta delle prefettura di ospitarne 50 nell’ex base La maggioranza con Mestriner, l’opposizione: «Ha gestito male la situazione»
Di Alessandro Ragazzo
TESTINE ABITANTI DI PESEGGIA INTERVISTATI RIGUARDO LA POSSIBILE SISTEMAZIONE DEI PROFUGHI NELL'EX BASE MISSILISTICA. IN FOTO LA BASE MISSILISTICA DISMESSA.
TESTINE ABITANTI DI PESEGGIA INTERVISTATI RIGUARDO LA POSSIBILE SISTEMAZIONE DEI PROFUGHI NELL'EX BASE MISSILISTICA. IN FOTO LA BASE MISSILISTICA DISMESSA.

Lunedì si torna a parlare dei profughi nell’ex base di Peseggia. Dopo le accuse al sindaco di avere gestito male l’intera vicenda, arrivando al “muro contro muro” e dopo la lettera del prefetto Domenico Cuttaia, con cui la prefettura lascia al Comune libertà di scelta per lunedì è stato convocato il Consiglio comunale straordinario annunciato dal sindaco Giovanni Battista Mestriner.

Appuntamento alle 20.30 proprio a Peseggia, in sala Stignani Salici a fianco della scuola media, dove il sindaco vuoler ribadire, ancora una volta, la propria contrarietà a ospitare i profughi. Dalla seduta uscirà un documento, che sarà presentato dallo stesso Mestriner e dai capigruppo della sua maggioranza, ovvero Luigi Durante (civica Mestriner sindaco) e Alessio Pamio (Lega), dove si negherà l’uso dell’area di via Spangaro.

Questo dovrebbe mettere fine alle polemiche degli ultimi giorni, da quando cioè, la Prefettura aveva chiesto a Scorzè se fosse stata disponibile ad avere gli immigrati e beneficiare dei lavori di ristrutturazione gratuiti per consentire di inserirli all’interno.

Una volta finita l’emergenza, Scorzè si sarebbe trovata l’ex base a disposizione della comunità: una superficie da 18 ettari, ormai in disuso da anni e di proprietà del Comune da inizio 2015, dove il dibattito su cosa farci dentro è aperto. Si parla di un polmone verde da rendere fruibile a tutti ma non c’è ancora un progetto presentato (c’è tempo fino a inizio 2018). Subito la notizia aveva fatto rizzare le antenne agli abitanti della zona e, nella maggior parte di loro, si era detta contraria all’ipotesi. Mestriner aveva preso carta e penna, informando Cuttaia che «provvederemo nei prossimi giorni con delibera» scriveva «a prendere posizione sulla sua comunicazione, coinvolgendo doverosamente la popolazione».

L’opposizione (Pd, lista Scattolin-sindaco e Movimento 5 Stelle) aveva posto in evidenza come il sindaco avesse fatto muro contro muro in passato, rifiutando la sistemazione di pochissimi profughi, con il risultato di arrivare a questa situazione.

La scorsa settimana, invece, Cuttuia aveva riscritto in municipio per far sapere che se Scorzè avesse accettato, sarebbe arrivato un contributo di 35 euro a persona a carico dello Stato e il numero massimo di persone da ospitare sarebbe stato al massimo 50.

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