L’ultima partita a tennis poi il volo dal grattacielo
Le indagini dei carabinieri di San Donà hanno confermato che si è trattato di un suicidio. I militari dell’Arma hanno compiuto alcuni accertamenti, dopo che il 44enne Nicola Vazzoler, mercoledì pomeriggio, si è gettato dal 16esimo piano del grattacielo di via Risorgimento. Difficile però comprendere le motivazioni di un simile gesto che ha lasciato attonita l’intera città. Sono stati ascoltati i parenti più stretti e gli amici per capire cosa possa averlo spinto a farla finita senza apparente motivo. Alcuni amici lo hanno visto camminare nei pressi dei portici del bar Roma. Un cenno di saluto e poi ha continuano verso il grattacielo dove è salito fino all’ultimo piano. Poco dopo la sua vita si è interrotta con quel tragico volo sui garage sottostanti.
La sera prima si era dato appuntamento con degli amici per una partita a tennis, da sempre la sua passione. Nessuno aveva notato qualcosa di strano in lui. La sua morte ha destato una profonda e sincera commozione in tutta la città. Vazzoler, che era un libero professionista nel ramo assicurativo, era molto conosciuto. Viveva in via Jesolo con la compagna, lascia anche l’anziana mamma che abita in corso Trentin ,alla quale era molto legato dopo la morte, alcuni anni fa, del padre.
Un uomo riservato, molto educato e rispettoso, professionale e corretto nel lavoro. Tutti coloro che l’hanno conosciuto lo ricordano così, con il massimo rispetto come per tutta la sua famiglia molto conosciuta e stimata. Non sarà eseguita l’autopsia sul corpo, mentre la data dei funerali sarà fissata con tutta probabilità la settimana prossima, quando la Procura rilasciare il nullaosta per la sepoltura. (g.ca.)
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