Lugugnana dimenticata niente festa per gli scolari

Portogruaro. Gli alunni hanno dovuto rinunciare all’evento allo stadio Mecchia perché lo scuolabus non è arrivato. Sono stati ospitati in parrocchia da don Battel
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - SCUOLA "MAZZINI" A LUGUGNANA DI PORTOGRUARO
DE POLO - DINO TOMMASELLA - PORTOGRUARO - SCUOLA "MAZZINI" A LUGUGNANA DI PORTOGRUARO
PORTOGRUARO. Un disguido ha fatto arrabbiare diverse mamme di Lugugnana, l’ultimo giorno di scuola dei loro figli, scolari alla scuola primaria Mazzini.


Nelle ultime tre ore infatti i bambini delle 5 classe elementari avrebbero dovuto partecipare allo stadio Mecchia alla manifestazione di saluto dell’anno scolastico con tutti gli scolari delle classi primarie portogruaresi. Lo scuolabus è stato atteso invano e poi non si è presentato, pare per una dimenticanza. Lo conferma il parroco don Roberto Battel, che ha accudito i bambini rimasti privi del mezzo di trasporto nei locali della parrocchia, esaudendo una richiesta avanzata dalle maestre dei piccoli. «Una dimenticanza grave», ha affermato il parroco, non nuovo a polemiche contro l’amministrazione, «per me è stato un piacere, per le mamme e le maestre un po’ meno». Davvero stupefacente quanto accaduto. Tutto era pronto e i bambini erano ansiosi di questo viaggio che li avrebbe portati a Portogruaro per partecipare alla grande festa di chiusura dell’anno scolastico. Ma tutte le loro attese sono rimaste deluse. Infatti insegnanti e alunni hanno atteso lo scuolabus per 10 minuti, per mezz’ora, e poi per un’ora. Il tempo trascorreva e a quel punto, spazientiti, i bambini hanno cominciato a tempestare le maestre di domande. Dopo le prime telefonate a vuoto ecco l’amara scoperta. Chi doveva recuperare gli scolari a Lugugnana si sarebbe dimenticato di raggiungere la frazione. «Le maestre mi hanno raccontato il contrattempo e mi hanno chiesto se ospitavo per un paio d’ore i ragazzini nei locali della parrocchia. L’ho fatto molto volentieri. Ho aperto loro il parco giochi e i bambini si sono divertiti. Resta però l’amarezza, ci siamo sentiti, ancora una volta, “dimenticati”». Le madri dei piccoli non l’hanno presa bene e hanno manifestato disappunto: ma l’episodio accaduto va oltre la specifica dimenticanza. Lugugnana sembra sempre più lontana dal capoluogo, da quella Portogruaro che non è mai stata vista di buon occhio, visto che fino a pochi decenni fa Lugugnana aveva il suo municipio. È una storia che si ripete.


«Io prendo atto di tutto: nel mio ultimo bollettino parrocchiale», conclude don Battel, «ho parlato di un contributo di appena 35 euro per la comunità e di un altro contributo precedente di appena 200 euro. Lascio ai lugugnanesi giudicare. So che qualcuno (il riferimento è al consigliere regionale della Lista Zaia Fabiano Barbisan, ndr) è andato a parlare con il vescovo, lamentandosi di me. Monsignor Pellegrini mi appoggia in tutto e per tutto: ne vado fiero ed orgoglioso».


Rosario Padovano


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