Lugato indagata, il caso sul web
MOGLIANO. Liste pulite: divampano le polemiche. Il caso di Anna Lugato, baby candidata nella lista “Open Mogliano”, rimbalza sulla rete e anima il dibattito su Facebook.
La ventenne moglianese, secondo la questura di Venezia, il primo maggio scorso, assieme a Rochdi Senbel, 26 anni con numerosi precedenti, e un altro ventenne di origini marocchine, a Jesolo avrebbe preso parte al sequestro e al tentativo di rapina di un intero autobus con a bordo 50 coetanei. È emerso ieri che la giovane è la seconda capolista della civica in appoggio al candidato leghista Giannino Boarina. La notizia ha fatto presto il giro della città animando reazioni di ogni tipo. Ma in questa campagna elettorale è quello di Facebook il nuovo e popolarissimo terreno di scontro politico. Orfani dei comizi e delle tradizionali attività di propaganda ora i candidati preferiscono confrontarsi sul questo social network e lo fanno senza esclusione di colpi.
Sul profilo Facebook del comitato in supporto a Giacomo Nilandi, esponente di Sel candidato con la “Sinistra per Mogliano” in appoggio a Carola Arena, lo scivolone degli avversari viene commentato così: «C'è chi le liste le fa con i piedi con candidati impresentabili presi all'ultimo tanto per fare numero e c'è chi invece valorizza il meglio che il mondo del volontariato e dei movimenti cittadini può esprimere. Cari elettori, non siamo tutti uguali come vogliono far sembrare. L'alternativa a tutto questo esiste e si chiama La Sinistra per Mogliano con Carola Arena sindaco».
Non ci voleva grande fantasia ad immaginare che il caso diventasse un pretesto politico. Conferma la tesi anche Nicodemo Morrone di Mogliano Guarda Oltre: «Non c'è proprio limite alla decenza», scrive postando l'articolo, «non fatevi prendere da ideologie nazionali, panini offerti, spritz. C'è bisogno di gente seria e trasparente». (m.ma.),
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