L’ufficio oggetti smarriti trasloca in terraferma
Un “pellegrinaggio” fino a Mestre per i residenti a Venezia, o peggio ancora nelle isole, che perdono un oggetto a bordo di un battello. Chiuso da tempo l’ufficio oggetti smarriti di piazzale Roma, ora per recuperare i propri averi non resta che andare fino al deposito Actv in via Martiri della Libertà oppure aspettare una settimana e andare al municipio di Mestre in via Palazzo. È quanto sperimentato sulla propria pelle dalla consigliere comunale Sara Visman(M5S) che sulla questione ha depositato un’interrogazione rivolta all’assessore alla mobilità Renato Boraso, sottoscritta anche da Marco Gasparinetti (Terra e Acqua). «Sulla pagina on-line di Actv», scrive Visman, «sotto la sezione “servizio al cliente-oggett irinvenuti”, si indirizzano gli utenti per informazioni, nel caso di smarrimento di un oggetto a bordo dei mezzi di navigazione/terraferma, al deposito Actv di via Martiri specificando inoltre che gli oggetti, dopo sette giorni dal ritrovamento, vengono recapitati all’ufficio oggetti rinvenuti a Ca’ Farsetti».
Dopo la chiusura durante la pandemia dell’omologo ufficio di piazzale Roma, per Visman una volta trascorsi i sette giorni ora non esiste nemmeno più la possibilità che gli oggetti vengano trasferiti a Ca’ Farsetti. Trascorso un po’ di tempo dallo smarrimento, infatti, l’unica possibilità rimasta è raggiungere il municipio in via Palazzo. Un problema soprattutto per gli anziani e per i residenti nelle isole. «Questa scelta», aggiunge Visman, «va a creare un grave disservizio verso l’utenza». Discorso diverso invece per i residenti al Lido che smarriscono qualcosa a bordo di un autobus: in questo caso, per recuperarlo c’è un ufficio apposito in piazzale Santa Maria Elisabetta. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia