Luci di Natale fuori norma maxi sequestro nei negozi

A Spinea e Marcon la Finanza ha trovato due milioni di decorazioni contraffatte Cavi elettrici troppo corti, marchi “CE” e certificati falsi le irregolarità riscontrate
Di Filippo De Gaspari

SPINEA. Sequestrati due milioni di articoli natalizi, tra luminarie, addobbi e decorazioni di Natale. Guardia di finanza in azione nel periodo “caldo” dall’anno sul fronte della contraffazione e della sicurezza di articoli per le feste: le Fiamme Gialle del comando provinciale di Venezia hanno infatti sequestrato oltre 2 milioni tra luci a led natalizie con marchio “CE” contraffatto o prive dei relativi certificati di conformità per la sicurezza dei consumatori e dunque pericolose per la salute pubblica.

Nel corso del blitz sono stati rinvenuti anche addobbi natalizi, decorazioni e giochi per bambini, anche in questo caso tutti privi dei requisiti minimi di sicurezza necessari per essere immessi sul mercato e carenti anche delle indicazioni in etichetta, obbligatorie per individuare produttore, precauzioni e destinazioni d’uso del materiale. Nella rete dei controlli sono finiti in particolare due negozi di Spinea e Marcon, gestiti da cinesi, nei quali i militari hanno rinvenuto e sequestrato diversi scatoloni di articoli natalizi realizzati con materiali di scarsa qualità, pericolosi per la salute e distribuiti nel circuito commerciale in maniera irregolare. Mancavano del tutto le diciture previste per legge sulla sicurezza, come ad esempio, “lampade non sostituibili”. Insufficiente anche la lunghezza del cavo dalla spina di accensione alla prima lampada, che dev’essere di almeno 1,5 metri o che avevano la sezione del cavo sottodimensionata per l’utilizzo esterno, il tutto con istruzioni d’uso ingannevoli. Proprio l’assenza di questi requisiti è tra le maggiori cause di rischio di incendio in cui rischiano di incorrere i consumatori una volta installate le luminarie a casa.

La merce recuperata dalla Guardia di Finanza è stata sottoposta a sequestro perché riportava un marchio “CE” contraffatto, mentre i titolari delle due attività commerciali controllate sono stati deferiti alla Procura della Repubblica per i reati di vendita di cose con impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, pericolosi oltre che per ricettazione. La indagini però non si fermano: in questi giorni le Fiamme Gialle stanno proseguendo nei controlli per cercare di togliere dal commercio altra merce contraffatta.

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