«Luca coinvolto in un incidente»

I genitori del giovane non credono al malore mentre era in scooter
BELLUCO.ABITAZIONE LUCA SARTORI BRUGINE
BELLUCO.ABITAZIONE LUCA SARTORI BRUGINE

CHIOGGIA. «Luca era in perfetta salute, non crediamo che abbia avuto un malore ma che ci sia stata una collisione con un’auto». Non si danno pace Adriano Sartori e Michela Gallo, i genitori del ventenne di Brugine (Pd), ma che lavorava a Chioggia e che ha perso la vita domenica sera lungo via Piave, uscendo di strada con il suo scooter. Anche se per ora l’ipotesi dell’auto pirata non è stata avvalorata da alcuna prova, rimane questa la spiegazione che familiari e amici ritengono più probabile. «Non abbiamo alcuna certezza ovviamente», tengono a precisare i genitori, “tuttavia fatichiamo a pensare che Luca si sia sentito male.

Si era da poco sottoposto a tutta una serie di esami medici per tornare a giocare a calcio dopo l’infortunio ed era risultato in ottima salute. Poi c’è quella botta allo scooter sulla parte anteriore sinistra e il fatto che il casco sia stato trovato sulla strada mentre Luca e lo scooter erano nel fosso. Questo fa credere che ci sia stato uno scontro e che poi sia caduto». La famiglia ancora non sa quando sarà eseguita l’autopsia sul corpo del ragazzo. Ovviamente saranno effettuati anche gli esami tossicologici per sapere se aveva bevuto o assunto stupefacenti. Nessuna ipotesi viene trascurata in questi casi. «L’ultimo amico che lo ha visto», racconta lo zio Stefano, «era stato con lui al bar a Piove e poi l’ha accompagnato alla Madonna delle Grazie dove Luca aveva lasciato il suo scooter. Si è allacciato il casco, così dice l’amico, l’ha salutato con l’impegno di sentirsi il giorno dopo ed è partito».

L’incidente è avvenuto poche centinaia di metri dal santuario, quindi una manciata di minuti dopo che Luca e l’amico si sono separati. “C’è stato un residente di via Piave che ha riferito ai carabinieri di aver sentito un botto verso le 23.30” racconta ancora lo zio, “si è anche affacciato alla finestra ma non ha visto nulla. Del resto con il buio e con il fatto che lo scooter e il ragazzo sono finiti nel fosso, non era possibile accorgersi di quanto era accaduto».

Elena Livieri

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