L’ovovia non parte, ma arrivano gli sciatori di Venessia.com
VENEZIA . Una “sciata” sul ponte della Costituzione per inaugurare idealmente l’ovovia, la cui entrata in servizio era stata annunciata per oggi, ma che invece in serata il Comune rinviato a data da destinarsi per un cattivo funzionamento dell'ultim'ora. È la “zingarata” polemicamente ironica - come nel loro stile - organizzata dall’associazione Venessia.com, che per domani alle 13.30 ha organizzato uno “slalom” sul ponte, promettendo di presentarsi con tanto di sci.
«La nostra », dice Matteo Secchi, portavoce del gruppo che da anni affronta le sue battaglie contro lo spopolamento della città (ultimo dato 58.173 residenti nel centro storico), «vuole essere una presa in giro. Noi non discutiamo la funzione dell’ovovia, né il suo valore estetico. Mettiamo in dubbio la sua realizzazione e i soldi che sono stati spesi perché nel progetto originario Calatrava aveva pensato a un normale servoscala. Con i soldi spesi per il ponte e per l’ovovia - sottolinea Secchi - si potevano mettere a nuovo decine di appartamenti e darli per la residenzialità. È come se in una casa che ha bisogno di rifare l’impianto elettrico e si fosse deciso di mettere un centro tavola d’oro».
Nessuna cerimonia inaugurale, per l’impianto costato 1,8 milioni di euro contro il milione previsto quattro anni fa ad inizio lavori e sul quale proprio per questo - oltre che per verificare la sua funzione di strumento per l’accessibilità del ponte - ha avviato un’inchiesta la Procura della Corte dei Conti.
Chiusa di notte, la struttura realizzata per risolvere i problemi di passaggio da Piazzale Roma all’area della stazione ferroviaria dei portatori di disabilità funzionerà come una sorta d’ascensore aperto a tutti. «Uno entra schiaccia un bottone e si mette in moto» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Alessandro Maggioni.
Oggi il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Piero Bortoluzzi ha polemicamente «non i naugurato» l’ovovia.
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