Lotta al moto ondoso in 130 per i controlli i canali tornano piatti

Cinque telelaser in Bacino, Canal Grande e Canale delle Navi Le imbarcazioni vanno piano, almeno nel raggio dei presìdi
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.08.2017.- Controlli velocità taxi della Polizia Locale.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 03.08.2017.- Controlli velocità taxi della Polizia Locale.
Sembra che vadano pianissimo, in realtà vanno alla velocità prescritta ma nessuno è abituato. Sono le imbarcazioni che in questi giorni rispettano i limiti di velocità in Canal Grande per non incappare nelle multe dei 130 operatori delle forze dell’ordine in giro per i canali. Molti sostengono che non sia questa la soluzione al moto ondoso, quanto piuttosto una drastica riduzione del numero di imbarcazioni nei canali o una divisione in fasce orarie che non lasci interpretazioni. Si dice che la prova del nove sarà la Mostra del Cinema, dato che in quel periodo aumenteranno il traffico, le sfilate sull’acqua a una certa velocità e qualche sregolatezza che viene sempre fatta passare, vedi George Clooney nel 2013 al timone di un taxi senza patente. Riuscirà l’amministrazione a mostrare i muscoli come sta facendo ora?


Oggi è il quinto giorno di presidi e c’è da dire che, con la capitaneria in Punta della Dogana pronta a fotografare con il telelaser chi sgarra, il Bacino di San Marco senza onde ha un aspetto diverso: è calmo come rare volte lo è stato. Spesso si vede una barca della polizia passare in Canal Grande, ma il problema è che le postazioni di controllo sono fisse, con la conseguenza che i meno rispettosi, usciti dall’orizzonte della possibile multa o finiti i controlli, scaldano i motori e sfrecciano come sempre, causando quel moto ondoso che con queste precauzioni si cerca di sconfiggere.


«Certo quando ci sono i controlli si sparge la voce, tutti vanno più piano e si vede la differenza», commenta Francesco Ragno del direttivo SGB Trasporti, «Io pero, che ho il tratto a Murano, non ho mai visto controlli e tutti continuano a fare quello che vogliono. Nel solo tragitto per andare in cimitero si viene sballottati qua e là, contando poi che ci sono a bordo persone anziane, per non parlare di Fondamenta Nuove e di Tessera dove il limite è 20 km, ma c’è chi lo considera il minimo. Il sistema Argos individuerebbe subito chi corre, perché non si usa?».


Le postazioni fisse sono in Canal Grande, Fondamenta Nuove e Canale delle Navi: «Non possiamo essere in ogni luogo in ogni momento», spiega il capo della Polizia Municipale Marco Agostini, «Ci sono cinque postazioni per tre turni al giorno per un totale di 130 persone che lavorano tra noi, Capitaneria, polizia provinciale e di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza e Magistrato alle Acque. Per quanto riguarda Fondamenta Nuove ci sono i controlli. È la Prefettura che coordina e dopo una settimana avremo i numeri delle infrazioni e un bilancio di com’è andata». Per Valter Novembrini della Filt-Cgil questi controlli sono mera facciata: «Anche questa volta è una decisione presa dall’alto, senza chiedere nulla ai comandanti o ai preposti al comando. Se davvero si vuole sconfiggere il moto ondoso, bisogna limitare il numero di imbarcazioni o decidere gli orari del trasporto merci, altrimenti siamo davanti a un’illusione. È la quantità il problema e noi abbiamo provato a dirlo, ma quando si toccano gli interessi delle singole categorie alla fine non si cambia nulla».


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