L’osteria in strada arriva in centro ed è subito coda

Lo “street food” a Mestre: musetto e mozzarelle in carrozza. L’avventura di due chef che hanno lasciato il loro ristorante

MESTRE. Il cibo di strada, se di qualità, può diventare un tassello per far sentire Mestre una vera città. Tra fumanti mozzarelle in carrozza e piatti da passeggio di “musetto” caldo, anche a Mestre arriva la novità, e la moda, dello street food. A Milano si vedono mezzi insoliti, anche le Ape Car, allestite come cucine viaggianti. A Mestre finora abbiamo conosciuto solo gli “abbuffini” di remota tradizione, davanti a discoteche o palasport.

Ora, invece, è arrivata in centro una roulotte a forma di siluro e color acciaio che da venerdì campeggia davanti al centro Le Barche. Una roulotte che offre pizza, panini, “musetto” caldo, dolci al cucchiaio, e la mozzarella in carrozza che ai mestrini di una certà età porta subito alla mente le coda davanti a “Canton” per gustare un cibo amato quanto il tramezzino.

«Nella prima sera di apertura abbiamo vendute oltre 150 mozzarelle. Insomma il debutto è ottimo», dicono i due titolari della roulotte, un vecchio mezzo degli anni Sessanta, americana, modello Airstream, che è diventata la cucina di due chef veneziani, Giovanna Simionato e Renato Pasqualato che hanno scelto di trasformare in pizzeria di alta qualità il loro rinomato locale di Marcon, “L’osteria”, e di diventare chef di strada.

Un’insolita scelta per due ristoratori che sono finiti citati anche dalle grandi guide della buona cucina italiana. Una sfida e anche un’avventura: cucinare, direttamente, in mezzo alla gente.

Il risultato è una sorta di ristorante su ruote e infatti il biglietto da visita recita il nome di ”Osteria in viaggio”.

«Il nostro locale di Marcon lo abbiamo trasformato in pizzeria. Noi siamo saliti, invece, in roulotte che è attrezzata come una cucina professionale e qui proponiamo non solo piatti espressi ma anche pizza e pure dolci di nostra creazione. C’è voluta tanta pazienza perché ci sono mille incombenze nel nostro Paese per fare ristorazione sulla strada e abbiamo atteso addirittura quattro mesi solo per registrare la targa di questo mezzo e ottenere il permesso per farlo circolare. Ora, finalmente, siamo riusciti ad aprire e la reazione di Mestre ci pare alquanto positiva», raccontano.

La gente si ferma, chiede informazione, prende il biglietto da visita e promette di tornare, si compiace, per esempio, che il menù offra anche l’insolito “musetto” caldo, non proprio un cibo di strada ma perfetto per questa stagione fredda.

All’ora di cena venerdì e all’ora di pranzo, ieri, la coda era assicurata. Complice anche la novità della proposta.

Il centro di Mestre, insomma, scopre il cibo di strada, una moda delle grandi città europee e mondiali. Per Renato e Giovanna, Mestre è una piazza amata. «Dobbiamo dire che in questa nostra avventura abbiamo potuto contare sull’attenzione e la professionalità degli uffici del Comune che ci hanno aiutato», raccontano. E quindi dopo un primo passaggio a Mestre questo fine settimana, anche il prossimo weekend vedremo l’osteria viaggiante in centro a Mestre. Il menù varierà spesso, come un ristorante, offrendo anche piatti di pesce, verdure di stagione, carne e dolci. Da gustare in strada, riprendendosi la città.

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