L’ospedale come piazza

Negozi, ristorante, pasticceria: benvenuti a Zelarino
Manca esattamente un mese. Lunedì 24 settembre sarà ufficialmente inaugurato il nuovo ospedale di Zelarino. Un taglio del nastro simbolico. Il giorno dopo si continuerà a lavorare, come si fa a ritmo incessante da quel 20 febbraio 2004 quando il presidente della regione Giancarlo Galan posò la prima pietra. Dopo quattro decenni di chiacchiere, polemiche e veti incrociati quello che da più parti è stato definito l’ospedale più bello d’Europa diventa finalmente realtà. La struttura esterna, caratterizzata dalla grande vela in vetro, è ben visibile da tempo. I dieci piani, di cui tre interrati, sono circondati da un’area verde di 260 mila metri quadrati (di cui 117 mila a parco) con alberi, laghetti e colline che attenueranno l’impatto altrimenti traumatico della struttura. Vetro, acciaio e verde: questi gli elementi dominanti voluti dai progettisti Alberto Altieri ed Emilio Ambasz.


L’ospedale - costo 237 milioni di euro, finanziati dallo Stato (70), dall’Asl 12 (49) e il resto dai privati - diventerà il riferimento per le eccellenze sanitarie per un bacino d’utenza di 800 mila persone. Ci saranno 680 posti letto (di cui 54 per dozzinanti) distribuiti in 350 stanze a uno o due letti, 21 sale operatorie, 25 posti letto per dializzati, 20 culle. I reparti saranno distribuiti in cinque piani di degenza, dal terzo al settimo. Raggiungibile con i mezzi pubblici (autobus e Sfmr, quest’ultimo in ritardo sulla tabella di marcia) e in auto, dotato di piazzola per l’elicottero, il nuovo ospedale sarà dotato di parcheggio a pagamento per i visitatori (535 posti) e per il personale (557).


Ma la struttura non sarà «soltanto» un ospedale. Nella splendida hall che costituirà l’accesso principale a tutti i servizi troveranno spazio oltre mille quadri destinati ad area commerciale. Ancora top secret la lista dei concessionari e la suddivisione delle aree. Per il momento si sa che ci sarà spazio per alcuni servizi direttamente o indirettamente collegati alla sanità e al benessere: una parafarmacia, una sanitaria, un ottico.


Ci sarà poi un fiorista e un’edicola: fiori e giornali saranno particolarmente graditi dai pazienti. Gli altri spazi saranno occupati da un ristorante con almeno un centinaio di coperti, un bar che si svilupperà su circa 250-300 metri quadri e, probabilmente anche una pasticceria. Ci sarà inoltre lo sportello di un istituto di credito e un’agenzia viaggi. Servizi, come ben si capisce, non necessariamente rivolti ai fruitori del core business sanitario. Ma è proprio questa la scommessa di chi ha voluto un ospedale come questo. Coniugare il top dell’offerta sanitaria con un’ambiente bello, piacevole, che diventi un punto di ritrovo e riferimento per tutti. Insomma un ospedale, ma anche la nuova piazza di Mestre.

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