L’Ospedale al Mare sarà resort di lusso
LIDO DI VENEZIA. L’ex Ospedale al Mare trasformato in un doppio “resort” di lusso da 350 stanze circa per turisti italiani e stranieri benestanti desiderosi di godere al Lido anche le comodità di un moderno e attrezzato centro benessere, con cure anche di tipo sanitario.
Sembra questo il destino per l’ex nosocomio del Lido secondo il progetto presentato ieri a Ca’ Farsetti. A fare gli onori di casa, con il prosindaco del Lido Paolo Romor, il neopresidente dell’Agenzia per lo sviluppo Beniamino Piro - lidense - perché la nuova struttura voluta dal sindaco Luigi Brugnaro per favorire l’arrivo di investitori su Venezia ha fatto da coordinamento con l’Amministrazione sul progetto concepito da Cassa Depositi e Prestiti, che ha acquistato da qualche anno dal Comune l’area dell’ex ospedale al Mare e ora sembra avere finalmente trovato una destinazione per il suo recupero.
Sarà la stessa Cassa Depositi - controllata all’80 per cento dal Ministero dell’Economia - a investire sul recupero dell’ex Ospedale al Mare una cifra compresa tra i 110 e i 130 milioni di euro per la trasformazione di tipo turistico-alberghiero.
Ma a gestire poi i due villaggi turistici di alto livello saranno due operatori specializzati come il Club Mediterranée per quello riservato ai turisti stranieri e Th Resorts per quello invece destinato agli italiani, con un target mirato soprattutto sulle famiglie.
Una struttura che funzionerà tutto l’anno, si allargherà anche alla spiaggia per sfruttarla nei mesi estivi e sarà appunto dotata di quei servizi wellness per il benessere e la cura della persona.
Circa due anni i tempi tecnici per i lavori e la realizzazione dell’intervento, ma in realtà il percorso della trasformazione dell’ex Ospedale al Mare è solo agli inizi, come ha spiegato anche ieri l’amministratore delegato di Th Resorts Gaetano Casertano.
I futuri gestori dovranno predisporre entro l’estate un masterplan sull’intervento e le destinazioni previste da sottoporre prima di tutto al sindaco anche per il suo definitivo via libero rispetto alla necessarie varianti urbanistiche. Ma una parola fondamentale sul progetto la dirà anche il soprintendente veneziano Emanuela Carpani.
L’idea sarebbe quella di abbattere almeno una parte degli ex padiglioni dell’Ospedale ormai fatiscenti per realizzare le nuove strutture turistiche. Ma i padiglioni sono vincolati dai Beni Culturali. Il precedente soprintendente Renata Codello aveva in passato detto sì a un parziale abbattimento, ma l’allora direttore regionale dei Beni culturali Ugo Soragni aveva bloccato tutto.
Si tratta di capire cosa deciderà ora l’architetto Carpani, perché se la scelta fosse appunto quella di mantenere intatti i padiglioni, ristrutturandoli, i tempi inevitabilmente si allungherebbero e il progetto andrebbe modificato.
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