Los Roques, è salpata la nave delle ricerche
NOALE. Stavolta dovrebbe essere quella buona per iniziare a setacciare l’area attorno a Los Roques, in Venezuela, per cercare il bimotore Let 410 della Transaven di cui si sono perse le tracce il 4 gennaio 2008 poco dopo essere partito dalla capitale Caracas. Ieri alle famiglie Durante e Guernieri è arrivata la notizia che è salpato il catamarano “Sea Scout” della società statunitense C&C Techonology, con direzione Trinidad e Tobago, dove caricherà gli attrezzi e gli apparecchi all’avanguardia per cercare l’aereo in mare.
Dunque, nonostante il lutto che ha colpito il Paese sudamericano con la morte del presidente Hugo Chávez, si inizia a cercare. In settimana c’erano dei dubbi che questo potesse accadere ma l’ammiraglio Giovanni Vitaloni ha sentito gli americani, confermandogli il via libera. Se tutto procedesse per il meglio, il 20 marzo inizieranno le ricerche vere e proprie del velivolo dove viaggiavano quattordici passeggeri, di cui otto italiani tra cui Paolo Durante (41 anni al momento dell’episodio) di Ponzano Veneto (Treviso), la compagna (42 anni) Bruna Guernieri, originaria di Noale, e le figlie Sofia (6 anni) ed Emma Viola (8 anni). Poi serviranno altre tre settimane per scandagliare un’area da 96 miglia quadrate, dove si pensa possa essere caduto il Let 410. Le operazioni sono finanziate per 4,6 milioni di euro dai governi italiano e venezuelano. A bordo della “Sea Scout” ci saranno anche l’ex pilota Mario Pica e Vitaloni, consulenti dei parenti dei dispersi trevigiani, e alcuni rappresentanti della Marina Militare. Ma i tecnici italiani, partiranno per il Venezuela il 18 marzo.
Nelle ultime settimane si era parlato anche dell’ipotesi dirottamento da parte dei narcos colombiani, che avrebbero usato il bimotore per il trasporto di una partita di cocaina. I dubbi, però, si potranno fugare solo cercando il velivolo. Il catamarano a stelle e strisce non dovrebbe cercare l’altro aereo, caduto il 4 gennaio scorso sempre sulla stessa rotta, dove c’erano lo stilista Vittorio Missoni, la moglie Maurizia Castiglione e una coppia di amici, Elda Scalvenzi e Guido Foresti. «Speriamo che sia davvero così» commenta Davide Guernieri, fratello di Bruna «e per metà aprile dovremmo sapere cos’è accaduto quel giorno». E fiducioso è pure il padre Romolo. «Dopo tanti rinvii» confida «speriamo che sia finalmente la volta buona».
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