Lori paga i calciatori ma non gli operai

Le tredicesime non sono state versate. Le istituzioni: "Serve l’amministrazione straordinaria"
MIRA.
Fabrizio Lori paga gli arretrati dei giocatori del suo Mantova Calcio ma non le tredicesime dei quasi mille dipendenti della Nuova Pansac. E, rispetto alle promesse di fine 2009, mancano anche i soldi per le materie prime. Ieri mattina allo stabilimento di Mira la produzione è partita singhiozzo per la mancanza di alcune resine. E le istituzioni ora chiede l’amministrazione straordinaria.


Quella di ieri è stata una giornata di assemblee. La prima, alle 6, di fronte alla mancanza delle resine. La seconda, quella che già era stata organizzata, si è tenuta nel pomeriggio. E i lavoratori si preparano a ritornare a protestare sulla statale Romea.


Le resine.
Anche ieri mattina a pochi giorni dall’incontro previsto al ministero dello Sviluppo economico (in programma l’8 gennaio a Roma) e nonostante le ripetute promesse della società, il finanziamento per l’acquisto delle resine per far ripartire le produzioni non è arrivato. Di fatto, senza materiale le linee di produzione sono quasi bloccate. Per questo motivo ieri mattina alle 6 i lavoratori del sito mirese hanno incrociato le braccia per un’ora.


Le tredicesime.
A far alzare la tensione anche il fatto che la proprietà abbia pagato gli stipendi arretrati (luglio, agosto e settembre) dei calciatori del Mantova per evitare punti di penalizzazione in classifica che avrebbero affossato la squadra, penultima in serie B (oggi c’è la sfida con il Torino). Una denuncia rilanciata dal consigliere regionale dei comunisti Italiani Nicola Atalmi: «Siamo di fronte ad un comportamento vergognoso e vorremmo conoscere l’opinione in merito di Confindustria veneziana e della Giunta regionale. Non è accettabile che si salvino i calciatori, mentre i lavoratori vengono messi in strada».


Le proteste.
I lavoratori riuniti in assemblea hanno deciso 2 giorni di scioperi. «Abbiamo organizzato - spiega Massimo Meneghetti segretario provinciale della Femca Cisl - 2 ore di sciopero domani (oggi) dalle 14 alle 16, mentre per giovedì 7 gennaio ci sarà in mattinata uno sciopero di 4 ore con la possibilità di manifestazioni spontanee di protesta sulla Romea». Un’iniziativa che i lavoratori avevano già preso a metà dicembre, con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni locali. Che ci vanno giù dure.


La proposta.
«L’incontro del 15 dicembre tenutosi a Roma non fa ben sperare in una immediata ed efficace soluzione», dichiarano in una nota congiunta l’assessore Regionale Vendemiano Sartor, gli assessori provinciali Paolino D’Anna e Massimiliano Malaspina, e l’assessore comunale di Venezia Laura Fincato. «E’ indispensabile, pertanto - aggiungono - unire le forze delle Istituzioni coinvolte per dare una risposta seria e certa a centinaia di lavoratori ed alle loro famiglie. Siamo convinti che la soluzione debba passare per l’amministrazione straordinaria dell’azienda».

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