L’organista di San Marco se ne va ha suonato per Papi e Patriarchi
VENEZIA. In Basilica di San Marco ha eseguito concerti per due Pontefici, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, e per i reali di Spagna. Nel 2000 è stato insignito da papa Giovanni Paolo II dell’Ordine di San Silvestro. Il veneziano Roberto Micconi, 75 anni, per quarant’anni organista della Cattedrale, ha concluso la sua collaborazione con la diocesi, eseguendo lo scorso 31 dicembre il Te Deum, la preghiera di ringraziamento. Una storia lunga e prestigiosa quella del maestro, iniziata nel 1965 come assistente sostituto dell’organista Carmelo Pavan, suo insegnante.
Micconi ha studiato al Conservatorio Benedetto Marcello e iniziato a venticinque anni. Da allora tutte le domeniche e tutte le feste dell’anno liturgico, mattino e pomeriggio, ha svolto il suo servizio in Basilica con brevi interruzioni per eseguire concerti in Europa, in Russia fino in Siberia, in America, in Australia. «Ho portato ovunque la musica italiana, in particolare quella veneziana», racconta con orgoglio. Nel 1973, da solista, ha eseguito il suo primo concerto d’organo a San Marco. Quando lo rievoca gli occhi brillano: «C’era il patriarca Albino Luciani, che nel 1975 mi nominò organista titolare». Dopo cinque anni un altro patriarca, il cardinale Marco Cè, e un altro incarico, maestro e direttore della Cappella marciana. Un duplice ruolo che ha proseguito fino al 2000. «Sono stati gli anni più esaltanti», spiega Micconi, «ho dovuto fare un lavoro delicato perché la riforma del Concilio Vaticano II aveva coinvolto anche la musica sacra. C’è stato l’abbandono del gregoriano, del latino e il passaggio all’italiano e ai canti popolari».
Nella permanenza alla direzione della Cappella marciana Micconi ha apportato alcuni rinnovamenti, reintroducendo l’uso dei cori battenti durante la celebrazione. La prima esecuzione è avvenuta nel 1982 con musiche di Gabrieli, ha amplia il repertorio di Croce e Monteverdi, ha riportato il canto gregoriano. Di anno in anno in Basilica, durante la liturgia, ha introdotto musiche di scuole europee (Austria, Francia, Germania), anche una messa di Mozart.
Nel 1995, a conclusione dell’anno marciano, l’organista ha eseguito un concerto con la Cappella marciana, musiche del 1500 e 1600. Micconi ricorda: «Nel 2000, anno del Giubileo, i Procuratori di San Marco decisero di separare i due incarichi. Rimasi organista, come maestro nominarono un altro. Di recente ho incontrato un Procuratore che mi ha informato sulla decisione, che condivido, della Procuratoria di cambiare organista. Ho ricevuto una medaglia e una targa. Ringrazio tutti, compresa mia moglie».
Nadia De Lazzari
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